Quante cose abbiamo detto sulle scarpe? Tante. Milioni di migliaia. Le amiamo e veneriamo, non ne abbiamo mai abbastanza, ci ostiniamo a comprarle anche se talvolta sono così alte da farci lacrimare. Le scarpe sono per le donne, quello che le automobili sono per gli uomini. Ci rappresentano, ci raccontano. “Sono migliori del DNA, identificano chiunque senza tanta fatica”, dice Carrie Bradshaw in Sex and The City. E quando parliamo di scarpe, certamente il primo nome che ci viene in mente è senza dubbio, prima di ogni altro, quello di Manolo Blahnik. Principe delle calzature, re indiscusso dello stiletto, amato e venerato dalle celebrities, dalle manager, dalle impiegate, dalle casalinghe e pure dalle studentesse che cominciano ad affacciarsi nel favoloso mondo della moda.
Sono le scarpe del desiderio e del sogno, quelle per cui si è disposte a mettere da parte euro dopo euro pur di calzarne un paio. E questo desiderio, oltre che dal fatto che vengono indossate da vere icone di stile, nasca soprattutto dalla constatazione che le scarpe le Manolo Blahnik sono oggettivamente creazioni straordinarie, piccoli capolavori di artigianalità e creatività. Una specie di amuleto magico che fortifica la fiducia in noi stesse, che ci mette nella condizione di sentire di potere conquistare il mondo.
Amico di ogni donna, oggi, il genio di Manolo Blahnik viene celebrato in una mostra itinerante – Manolo Blahnik “The art of shoes” – che racconta i 46 anni di attività dello shoes designer grazie ad una selezione di 212 scarpe e 80 disegni, che comprende tra le altre, le calzature ispirate a Goya e Picasso, quelle realizzate per il film “Marie Antoinette” di Sofia Coppola, le prime creazioni del 1971 e quelle, recentissime, create in collaborazione con la diva del pop Rihanna.
L’esposizione itinerante – organizzata da Arthemisia Group in collaborazione con il designer, curata da Cristina Carrillo de Albornoz -, è dedicata a Franca Sozzani e Anna Piaggi, e partirà da Palazzo Morando di Milano, dove sarà visitabile dal 26 gennaio al 9 aprile 2017, per approdare successivamente all’Hermitage di San Pietroburgo, poi a Praga, a Madrid e infine in Canada. La mostra (il cui biglietto ha un costo di 10€ l’intero e 8 il ridotto) è visitabile da martedì a domenica (9-13 e 14-17.30), mentre rimarrà chiusa al pubblico nelle giornate di lunedì.
“Le donne milanesi mi rendono orgoglioso“, ha raccontato il designer presentando la mostra. Dire, invece, quanto le sue creazioni rendono orgogliose di lui non solo le milanesi, ma anche le donne di ogni parte del mondo sarebbe veramente cosa riduttiva.
Pinella PETRONIO