Il fatto che ieri sera, al Met Gala 2016 di New York, in mezzo ad abiti meravigliosi dei più blasonati stilisti abbiano fatto capolino look firmati H&M, significa che finalmente è entrato nelle teste di molti che l’eleganza non dipende dalla firma che porti, ma che è più un’attitudine, un gene del DNA. Se non lo si possiede, si può anche avere indosso un abito di Valentino Haute Couture, il risultato rimane sempre comunque mediocre. Se lo si possiede, beh, allora ci si può anche permettere di andare al più glamour degli eventi di tutto l’intero anno con un abito preso da una catena di abbigliamento low cost, senza apparire sciatte.

Tema della serata di ieri il rapporto tra moda e tecnologia, tra abiti creati a mano e abiti creati a macchina, ben raccontato dalla mostra Manus x Machina: Fashion in an Age of Technology. Il difficile dresscode sul red carpet del Metropolitan Museum quindi è stato incentrato sul Tech White Tie. Difficile venirne a capo. Qualcuno c’è riuscito benissimo (leggi alla voce Clare Danes in un abito meraviglioso di Zac Posen, che si illuminava al buio), qualcuno si è limitato ad un banalissimo abito color carta stagnola, qualcun altro, vedi Madonna, Nicki Minaj o Zayn Malik (vestito da Pegasus de I Cavalieri dello Zodiaco) si è spinto oltre il lecito, reinterpretando il dress code in maniera un po’ troppo eccessiva. Sarah Jessica Parker, invece, ha optato per un look da bucaniere. Siamo ancora in attesa di capire il perché della scelta, visto che non si trovava alla premiere de I Pirati dei Caraibi.

Segnaliamo, inoltre, che sul tappeto rosso del Met, una meravigliosa Beyoncé, stretta in abito Givenchy, si è presentata senza Jay Z, continuando ad alimentare le voci di crisi tra i due, già ben raccontate dai testi dell’album Lemonade. Della serie “se qualcuno non l’avesse ancora capito, ve lo ribadisco”. Curiosi di vedere i look che hanno sfilato ieri sul red carpet del Met? Nella gallery troverete chi ha vestito chi.

Pinella PETRONIO