Una nuova Milano, diventata più bella grazie ad una skincare chiamata Expo, si prepara ad accogliere l’ormai imminente Settimana della Moda Donna, il cui calendario è stato presentato ieri dal presidente Carlo Capasa nel corso della conferenza stampa a Palazzo Marino. Una Milano pronta ad accogliere, nelle nuove e nelle storiche location, ben 70 sfilate e 105 presentazioni (di cui 5 su appuntamento), per un totale di 170 collezioni primavera estate 2016.
E sarà proprio la nuova Milano, nello spazio dell’UniCredit Pavilion, l’edificio progettato da Michele De Lucchi in piazza Gae Aulenti, ad ospitare il quartier generale di Camera Moda, il Fashion hub, dove si svolgerà anche la prima edizione del Fashion hub market, progetto di CNMI a sostegno di 17 giovani brand di abbigliamento e accessori italiani e internazionali.
Sempre in zona Piazza Gae Aulenti, lo spazio del The Mall ospiterà eventi e sfilate, ribadendo ancora una volta il saldo legame con il Comune di Milano, come ha voluto sottolineare Capasa: “Siamo felici di poter comunicare queste novità, frutto di una collaborazione fruttuosa con il Comune. Spesso la moda a Milano è stata vista come un fastidio. Oggi si è compreso, invece, quanto sia importante dare al settore un sostegno concreto“. Rimangono poi confermate location storiche come la Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale, concessa dal comune al fine di promuovere i giovani designer.
E saranno proprio loro, insieme ai grandi nomi del panorama della moda italiana ed internazionale, protagonisti di questa nuova tornata di sfilate di moda donna. Vedranno il battesimo, in occasione di questa Milano Fashion Week, Damir Doma e Daizy Shely, ospite dell’Armani/Teatro, insieme alle conferme Arthur Arbesser, Au Jour Le Jour, Leitmotiv e Vivetta. Previsti anche tre importanti debutti: Peter Dundas da Roberto Cavalli, Massimo Giorgetti da Emilio Pucci e Arthur Arbesser da Iceberg.
Grande spazio, come sempre, anche per eventi e cultura, gustoso contorno per un già ricco piatto. Camera Nazionale della Moda, infatti, patrocinerà anche le mostre “Missoni, l’arte e il colore” – curata da Luciano Caramel, Luca Missoni ed Emma Zanella – e “Bellissim. L’Italia dell’alta moda 1956 – 1968”, curata da Maria Luisa Frisa, Anna Mattirolo e Stefano Tonchi.
In piena comunione con il culto per l’ospitalità, tipico del nostro Paese – soprattutto in un periodo che lo vede assoluto protagonista nel mondo con Expo Milano -, è stata poi realizzata, con uno stile smaccatamente ironico, una piccola guida alla scoperta di posti imperdibili a Milano: “Abbiamo anche lavorato molto sul concetto di accoglienza, con varie iniziative, tra cui spicca la Milan Fashion Week- Survival Guide realizzata con JJ Martin – spiega Carlo Capasa – che svelerà una Milano inedita“.
Pinella PETRONIO