Milan Fashion Week SS 2020, day 1
La Milan Fashion Week animerà da oggi fino a lunedì 23 settembre le strade della città meneghina, portando il popolo della moda, giunto in pellegrinaggio da tutto il mondo alla Mecca del fashion italiano per ammirare le collezioni Spring Summer 2020, in giro per le strade della città e per location suggestive ed esclusive.
Peter Pilotto
Tra gli esordi più attesi di questa Milan Fashion Week, certamente quello di Peter Pilotto, marchio londinese, fondato da Peter Pilotto e Christopher De Vos e consacrato a fama imperitura per avere vestito donne del calibro di Eugenia di York, Rihanna, Michelle Obama e Gwyneth Paltrow.
Davanti ad un plotone di direttori e vicedirettori, rigorosamente in front row all’interno del Teatro Manzoni, Pilotto e De Vos hanno presentato una collezione easy to wear e gender fluid, che rispecchia a pieno i loro canoni estetici, fatti da audaci combinazioni di materiali, colori e stampe. «L’arrivo a Milano si trasforma in una fuga dalla città», esordiscono nella nota stampa.
E questa fuga prende corpo in stampe floreali per lui e per lei declinate su tessuti lucidi, dai colori acidi, in abiti polo, camicie bowling, shorts a pieghe, e pantaloni diritti. E poi ancora gonne asimmetriche drappeggiate, Un’offerta di linee, volumi, forme e look che appare volutamente orientata al gusto di un pubblico di fedeli. Interessante il gioco di volumi, quasi sempre over, e la scelta di utilizzare la tinta unita soltanto per gli abiti da sera.
Grande protagonista di questa prima collezione di Peter Pilotto per la Milan Fashion Week anche la maglieria, intessuta di fili di lurex, che dona corpo a gonne a colonna, crop top e cardigan in fantasie geometriche. Una prima prova superata a pieni voti, tra gli entusiasmi di giornalisti e buyer.
Maryling
Prende ispirazione da Amsterdam e dal tulipano, il suo fiore simbolo, la collezione primavera estate 2020 di Maryling per questa Milan Fashion Week. In un sincrono di moda e arte, fondamento della propria ricerca creativa e parte integrante del proprio DNA, porta in passerella una collezione che fa dialogare classicismo e modernità, creando un’estetica contemporanea, fatta di linee voluminose, silhouette sperimentali, tessuti lussuosi, le cui trame si sovrappongono e si stratificano, tinte grafiche e dinamiche, bianco e nero. Ne viene fuori una donna femminile, sensuale, aggraziata, forte e di grande carattere.
Milan fashion week SS 2020, Arthur Arbesser
Quella di Arthur Arbesser è stata una sfilata commovente. E lo è stata non solo per l’ovazione ricevuta a fine sfilata, o per gli applausi scroscianti che arrivavano dal team di Arbesser, raggruppato tutto nel backstage. Ma lo è stata perché la collezione per la prossima primavera estate è stata creata pensando ad una musa speciale: la nonna del designer.
“La collezione Primavera Estate 2020 di Arthur Arbesser è un omaggio alla nonna del designer: nata in Transylvania, fuggita dalla guerra e poi ritrovatasi in Austria, ha conservato per tutta la sua vita una visione sentimentale della sua terra. Romantica archivista di tessuti e collezionista di ceramiche tradizionali, la collezione è una riflessione su una donna europea che ha visto e vissuto mondi che oggi appartengono ormai alla storia moderna. La poetica del ricordo addolcisce la figura femminile nell’universo di Arbesser, aggiungendole nuovi dettagli e sfaccettature“, si legge nella nota stampa che aveva anticipato il mood della collezione.
Sono ricordi teneri e romantici i suoi, da cui nasce una collezione fatta di abiti che ricordano le ceramiche delle cucine di un tempo, dettagli marinière su abiti dai motivi geometriche, stampe a pois su camicette e gonne, e poi ancora fiori, gonne ampie, tagli asimmetrici, realizzata in una palette cromatica caleidoscopica. Ai piedi di modelle e modelli zoccoli colorati che ricordano quelli indossati un tempo da uomini e donne dell’est.
Pinella PETRONIO