“Fra cinque minuti tutti noi saremo in un altro posto, quindi vorrei dire qualcosa prima di separarci… Sento il bisogno di riconoscere che in un tempo di incertezze c’è sempre un legame tra noi che ci rende forti e sicuri: il legame che unisce coloro che rispettano i diritti umani di ogni persona. Vi prego di venire in passerella insieme a me e alla mia famiglia, facciamo vedere al mondo che siamo uniti e che non abbiamo paura“. Con queste parole Angela Missoni accompagna e si unisce alle sue ragazze durante l’uscita finale.
Tutte, modelle e ospiti hanno indossato un cappellino di lana rosa con le orecchie a punta (come quelli indossati alla marcia rosa che ha affollato le strade di Washington, dopo l’insediamento di Donald Trump), simbolo dei diritti delle donne e delle minoranze. Questo per noi è il messaggio più bello della quarta giornata di Milano Moda Donna. A dimostrazione che la moda quando c’è da dire la propria non si tira mai indietro.
Una moda che sa essere anche colta, soprattutto quando a sfilare è Antonio Marras, artista e genio raffinato, tra i pochi a fare dialogare il fashion con l’arte, mettendo in scena veri e propri spettacoli. Come l’ultimo a cui abbiamo assistito in occasione della presentazione della sua collezione autunno inverno 2017 2018, dove modelli e modelle improvvisavano passi di tango appassionato e sofferto. Romanticismo e passione sono il sale di questa collezione, che trova nella botanica e naturalista Eva Mameli un’eccellente musa ispiratrice. Abiti in velluto drappeggiati coordinati a turbanti nella stessa nuance, maxi giacconi patchwork, fatti di pelliccia e jacquard, gonne plissé, abiti con stampe floreali, che osano sensuali trasparenze, inserti in pizzo e ruches applicate rappresentano l’anima di una collezione sofisticata e colta.
Riferimenti culturali anche per il giovane designer cinese Xu Zhi che, supportato da Giorgio Armani e dalla Camera nazionale della Moda, porta sulla passerella dell’Armani / Teatro capi e accessori ispirati all’opera artistica concettuale The Visitors di Ragnar Kjartansson. In bilico perenne tra vulnerabilità e forza, la collezione di Xu Zhi porta in scena abiti dalla silhouette rilassata, in lana o chiffon, capi in denim a taglio vivo, gonne alla caviglia con top squadrati, frange che ondeggiano ad ogni passo delle modelle, pantaloni maschili indossati con cappotti doppiopetto.
Una giornata intensa, la quarta della Milan Fashion Week, che ha lanciato messaggi forti e ha voluto ribadire ancora una volta quanto importante e profondo sia il legame della moda con la cultura. Tra i nostri look preferiti di questa giornata sicuramente il cappotto (ma un po’ tutta la collezione) di Ermanno Scervino, d’ispirazione militare, impreziosito da ricami e inserti in pelliccia, il cropped pull con maniche a sbuffo sopra pantaloni a vita alta di Aquilano.Rimondi, l’abito lungo, rosso incrostato di paillettes indossato con guanti altrettanto rossi di Leitmotiv e il maglione a strisce sopra la gonna di paillettes, corredati d aun basco messo di sghimbescio, di Elisabetta Franchi.
Pinella PETRONIO