Il ritorno di Phoebe Philo è stato celebrato nel mondo della moda come quello dell’arrivo del messia. La designer inglese, dopo una lunga assenza di quasi sette anni, è tornata nell’autunno del 2023 con un marchio che porta il suo nome, Philo. Con buona pace dei philophiles, come vengono chiamati i tantissimi appassionati che negli anni hanno coltivato un vero e proprio culto intorno alla sua figura, contribuendo a creare il mito. Il motivo di tanto successo è semplice. Phoebe Philo è stata, ed è, in grado di parlare alle donne, assecondandone le esigenze, rispettandole e raccontandole nel ruolo che ricoprono nella società di oggi.

Quiet Luxury

I suoi capi trasmettono un’idea di femminilità per niente ostentata. Non ci sono loghi, non ci sono orpelli, non c’è clamore. Votata al minimalismo delle linee, è stata antesignana di quel quiet luxury di cui oggi tanto si parla. Le donne non hanno bisogno, secondo Phoebe Philo, di mostrarsi, hanno bisogno di capi comodi e rilassati, in cui sentirsi se stesse. La sua moda celebra l’individualismo di ciascuna. E lo fa giocando con le proporzioni e i volumi, lavorando sugli orli e le lunghezze, cercando l’eccellenza nei tessuti. La sua è una donna raffinata ed elegante, che indossa abiti da lavoro femminili, raffinati ma comodi, caratterizzati da tagli sartoriali e linee fluide. Una donna che predilige i colori neutri. La sua moda sorvola serafica sul confuso mare di trend, di cui poco si importa. La sua moda vuole essere duratura.

La Chanel della sua generazione

La sua rivoluzione pacifica inizia quando nel 2001 prende le redini del marchio francese Chloé, ereditando la corona di Stella McCartney, al fianco della quale aveva mosso i primi passi nel fashion system, riportando l’attenzione sul brand dalle atmosfere bohémien. Nel 2008 viene incaricata di infondere nuova linfa vitale in Céline. Ed è qui che riesce a fare dello stile minimale l’essenza dell’eleganza attuale. “Minimalismo contemporaneo”, lo definisce lei stessa. Insomma, se Phoebe Philo è stata definita dal NY Times la “Chanel della sua generazione” c’è ben più di un motivo.

Phoebe Philo, citazioni sulla vita e sulla moda

Noi oggi vogliamo raccontarvela attraverso alcune sue frasi diventate iconiche.

Il tempo è il mio più grande lusso. Trovare tempo per fare cose al di fuori della moda, penso sia incredibilmente importante per un designer.

Le donne dovrebbero avere la possibilità di scegliere e di sentirsi bene in ciò che indossano.

Il mio rapporto con la moda è giocoso, È espressione di ciò che sento in un determinato momento.

Non credo nel rendere la moda difficile.

Mi piace l’idea che le donne non si mostrino troppo, che siano, in un certo senso, piuttosto riservate e coperte.

Sono felice di rilasciare interviste di tanto in tanto, ma non le trovo così necessarie e questo non sembra aver influenzato la comprensione del mio lavoro da parte delle persone.

Più invecchio, più collezioni creo e più sono guidata dallo stile e dalla bellezza reali. Il mio obiettivo è rivelare e non mostrare le donne.

Ho avuto mia figlia e da ciò è derivato un profondo senso di responsabilità. Il mio tempo dedicato al lavoro è diventato prezioso e doveva avere più significato.

Le cose devono essere vendute, ovviamente. Ma se non voglio mettere le borse in passerella, non mettiamo le borse in passerella. Ho il controllo creativo completo.

Cerco di non intellettualizzare quello che faccio.

Dato che sono una donna, minuta e bionda, non immaginereste mai quanto spesso mi viene chiesto di fare da modella.

Mia madre mi vestiva con abiti di buon gusto. E io, invece, volevo cose che fossero scintillanti […] Non so se ho davvero scelto la moda. Era lì, proprio dentro di me.

Le mie epoche preferite per quanto riguarda lo stile sono ancora gli anni ’70 e ’40. Ci saranno alcuni pezzi iconici attorno ai quali costruire il guardaroba, come ce n’erano da Chloe, ma voglio che ci sia un mix-and-match.

Non mi interessano i vestiti che trasmettono semplicemente un determinato look o una tendenza. I vestiti per me sono sempre stati una forma di espressione personale.

Sento profondamente di essere un essere umano. Un essere umano con limiti umani e devo rispettarlo.

Voglio mostrare la mia personalità attraverso i miei progetti e rimanere piuttosto anonima al di fuori del settore.

Non ho mai avuto un desiderio molto forte di comprare vestiti. Mi piaceva personalizzare quelli che già avevo o mi erano stati regalati quando ero più piccola. Se non mi piacevano molto, li modificavo, affinché diventassero come volevo che fossero.

P.P.

(Credit ph. @phoebephilodiary)