Che difficoltà, ragazzi. E non solo per il piattume della serata che ci ha fatto rimpiangere certe sere sul divano a guardare il Karaoke di Fiorello. Che difficoltà a trovare uno spunto, un punto di vista in mezzo a questo mare di look totalmente e inesorabilmente neri. Un presagio su questa Festival di Sanremo 2019 che, solo alla seconda serata, in molti già descrivono come un flop. Delusi, annoiati e talvolta perplessi. Così ci lasciano. Un senso di smarrimento simile lo avevamo provato solo davanti all’imperante total black visto sul red carpet dei Golden Globes 2018, ma in quel caso dietro c’era un pensiero, una volontà, l’idea di dare forza ad un movimento di protesta anche attraverso gli abiti. E in questo caso, invece? La mancanza di originalità. O forse la paura di sbagliare e il conseguente bisogno di andare sul sicuro. Come se si fossero messi d’accordo nel farlo tutti insieme. I look della seconda serata di questo Sanremo 2019 passeranno alla storia come i più banali di sempre.
Sanremo 2019 tutti i look della seconda serata
A dare un tocco di colore – forte e deciso – ci ha pensato solo Virginia Raffaele con il secondo abito indossato, realizzato da Atelier Emé. Rosso che più rosso non si può, in satin, ancora una volta smanicato, con una gonna principesca resa enormemente vaporosa da strati e strati e strati e ancora strati di tulle. Abbiamo apprezzato. Così come abbiamo apprezzato Michelle Hunziker, spumeggiante più che mai, con indosso una creazione di Armani Privé: una completo top paillettato e pantalone nero, su cui era montata una gonna plissé sovrastata da un velo di tulle nero, ricamato di paillettes.
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Sempre neri anche gli altri due abiti indossati dalla Raffaele, in Schiaparelli: il primo in crespo di seta con uno strascico lunghissimo, decorato da un cuore di cristalli, e il secondo in georgette di seta con ricami argentati, impreziosito da piume multicolore di Rhodoid. Illumina la serata la favolosa Loredana Berté – ancora in Gianluca Saitto – con i suoi capelli da fata turchina, l’abito super rock in argento metallizzato e le gambe perfette, esibite con un certo orgoglio alla platea dell’Ariston. Per il resto, le cantanti in gara e le ospiti, hanno deciso di mimetizzarsi con la scenografia, senza arte né parte. Nera la tuta con scollo asimmetrico di Arisa. Nera quella di Paola Turci (aridaje con il momento déjà-vu). Nero l’abito maschile di Fiorella Mannoia (e ci siamo sforzati a non fare battute sul suo cognome). Nero l’abito di Federica Carta, che deve avere preso ispirazione dalle giacche da domatore di leoni sfoggiate da Stash in occasione del Sanremo dello scorso anno.
E se Daniele Silvestri decide di continuare a fare lo studente universitario (per l’occasione si è portato pure il banco da casa), si invertono le parti di Nek e de Il Volo. Il primo smette di essere Step di Tre metri sopra il cielo e si infila una giacca gessata, i secondi fingono di essere giovani, o per lo meno ci provano, indossando sneakers e bomber. Claudio Bisio si ricorda di essere tra i presentatori del Festival, lascia a casa ricami e tessuti damascati, e si propone al pubblico con due impeccabili abiti di Giorgio Armani, mentre Ghemon si improvvisa ispettore Gadget.
Ve lo diciamo con la mano sul cuore: non sappiamo cosa aspettarci per questa sera. La delusione è tanta. E se vi siamo sembrati forse troppo severi, vi invitiamo a guardare la gallery per verificare personalmente – sfogliando un’immagine dietro l’altra – l’immensa distesa di nero che balza agli occhi con un’evidenza ancora più lampante.
Pinella PETRONIO