Sarà una Settimana della moda di Milano molto diversa rispetto alle passate edizioni. Niente street style, niente file di automobili scure ai semafori, niente party, niente addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo. Eppure a pensarci bene, se pensiamo ai mesi passati così incerti e nebulosi, il fatto che la Settimana della Moda di Milano – al via oggi fino al 28 settembre – sia nel pieno del suo svolgimento sembra quasi un piccolo miracolo. Miracolo riuscito grazie all’instancabile e impeccabile lavoro svolto dalla Camera Nazionale della Moda e dell’importante partecipazioni dei grandi brand, italiani e non.
Settimana della Moda di Milano, Spring Summer 2021
Come ha tenuto a sottolineare il presidente Ennio Capasa in occasione della conferenza stampa, facendo riferimento al ritorno di Dolce & Gabbana nel calendario ufficiale e a quello di Valentino, che dopo anni a Parigi sfilerà a Milano. La moda italiana fa quindi sistema, rivelando un forte senso di unità e voglia di sperimentare attraverso nuovi canali. La Settimana della Moda di Milano, quindi, non si ferma e propone un fittissimo calendario ibrido fatto per lo più di sfilate digitali (41) ma anche di sfilate fisiche (23) in assoluta sicurezza, che insieme a presentazioni (37 fisiche, 12 su appuntamento e 24 digitali) e ad eventi, racconteranno la donna della Spring Summer 2021.
Il futuro che ci aspetta?
Il Covid ha costretto, in un certo qual senso, il fashion system ad accelerare un processo di cui si parlava da anni, spingendo in maniera prepotente verso la digitalizzazione di un sistema che a molti sembrava ormai superato. Le prove generali sono state ottimamente fatte con la recente Milano Digital Fashion Week, che presterà la sua piattaforma alle sfilate della Moda Donna Spring Summer 2021 (per la quale è stato coniato il termine Phygital).
Settimana della Moda di Milano, le sfilate digitali
E nell’attesa di capire se questo sarà veramente il futuro verso cui si vuole andare, molti grandi nomi hanno scelto di presentare le proprie collezioni in digitale. Si parte con Missoni, Dsquared2, Redemption, Calcaterra e A cold wall il primo giorno. Seguiti dalle sfilate digitali di Prada (la prima disegnata in collaborazione con Raf Simons), GCDS, Emporio Armani, Genny, Anteprima, Vivetta, Luisa Beccaria e Sindiso Khumalo.
E poi Philipp Plein, Gilberto Calzolari, Act N°1, Tod’s, Marni, Elisabetta Franchi e Versace il terzo giorno. Mentre il quarto giorno saranno digitali gli show di Giorgio Armani (che sfilerà in diretta TV alle 21.15 su La7, accarezzando il sogno di una moda fruibile da tutti), Moschino, Gabriele Colangelo, Andrea Pompilio, Cividini, Emilio Pucci, Ermanno Scervino, e ancora Cividini, Annakiki e Laura Biagiotti. Domenica 27 settembre sarà il turno, sempre in modalità digitale, di MSGM, MM6 Maison Margiela, Ji Won Choi, Atsushi Nakashima, Shuting Qiu. La chiusura della Settimana della Moda di Milano sarà interamente digitale e vedrà protagonisti gli show di Alexandra Moura, David Catalán e Miguel Vieira.
Le sfilate fisiche
Alberta Ferretti, Dolce & Gabbana, Etro, Max Mara, Sportmax, BOSS, Philosophy, Salvatore Ferragamo, Blumarine (con il debutto di Nicola Brognano alla direzione creativa), Ports 1961, SHI.RT (di Aquilano e Rimondi) N°21, Drome, Act N°1 e Calcaterra.
Settimana della Moda di Milano, gli assenti
Grandi assenti a questa edizione di Milano Moda Donna saranno Gucci – che ha scelto di ripensare ex novo il proprio calendario con due soli eventi all’anno, cancellando ipso facto le collezioni cruise, pre-fall, spring-summer e fall-winter – e Bottega Veneta.
Pinella PETRONIO
(Credit ph. cover armani.com)