Funzionalità, design, cultura street e ricerca si fondono insieme in un marchio di sneaker che va oltre il concetto stesso di gender, che intende percepire le persone in quanto tali e non in base al genere di appartenenza. Dietro Generated, giovanissimo brand di sneaker, che prende il nome da una delle fondatrici, Gaia (nell’antica Grecia, Gaia, era la dea generatrice di tutte le cose), nasce dall’ispirazione di due giovani sorelle, Federica e, appunto, Gaia Di Donato, che hanno voluto unire le loro sinergie nella realizzazione di un prodotto unico, dal design semplice e funzionale, leggero come una piuma, comodo ma anche cool. Le abbiamo intervistate per scoprire di più sul marchio.
Da dove e cosa nasce l’idea di fondare un marchio di sneakers?
L’idea di fondare Generated è nata da Gaia ed in particolare dalle origini del suo nome. La storia narra che nell’antica Grecia, Gaia, era la dea generatrice di tutte le cose e personificazione della terra. Da qui la parola Generated. Coltivando fin da piccole una forte passione per l’arte e per la moda, Gaia e Federica, decidono di creare un marchio di sneakers genderless, innovativo e soprattutto accessibile.
Perché proprio sneakers?
Proprio sneakers perché entrambe amiamo lo street-style ed è il prodotto che rispecchia al meglio l’essenza del brand e della nostra generazione. Oggi è quasi impensabile un guardaroba senza un paio di sneakers e di certo non solo per praticare attività sportiva. Le sneakers sono diventate una vera e propria moda senza tempo e senza età che racchiude passato, presente e futuro.
Funzionalità e design, sembra un ossimoro. Eppure riescono a coesistere nella stessa calzatura. Come?
Il binomio “funzionalità e design” è una costante che guida lo sviluppo delle nostre collezioni, caratterizzate da un armonico dinamismo. Tutto questo è dato grazie all’attenta e continua ricerca di design e materiali, ma anche alle infinite possibili combinazioni di questi due elementi.
Si va sempre di più verso una moda no-gender. E in effetti anche le vostre sneakers lo sono. Pensate sia solo un trend del momento o si arriverà definitivamente ad un definitivo annullamento degli elementi tipici dei due guardaroba?
Abbiamo un’idea ben precisa sul “no-gender”, non lo vediamo come un trend o uno status, bensì un modo di percepire le persone che va al di là del genere di appartenenza, oltre le differenze, oltre ogni pregiudizio. Per una serie di motivi, soprattutto socioculturali, non pensiamo si arrivi ad un annullamento degli elementi distintivi dei due guardaroba, anche se le nuove generazioni sono orientate ad acquistare impulsivamente, senza focalizzarsi sul genere.
Siete entrambe giovanissime. Da quando avete lanciato il vostro brand, c’è stato un momento in cui avete avuto paura di non farcela? Quando e per quale motivo?
Un pizzico di paura c’è sempre, ma la tralasciamo cercando di raggiungere insieme gli obiettivi prefissati. Entrambe pensiamo che se un progetto viene sviluppato con amore, passione e dedizione nel vero senso della parola, tutte le “paure” non riescono a sovrastare la voglia di fare ed andare avanti nel migliore dei modi, anzi a volte sono le paure stesse a darci forza.
Per riuscire in questo lavoro, quanto è importante il talento e quanto la fortuna?
Talento e fortuna sono le due facce della medaglia, due elementi inscindibili. Si può essere talentuosi, avere fortuna o entrambe le cose, ma senza passione e cura il “fuoco” si spegne.
Siate oneste. Lavorare in famiglia. Pro e contro.
Lavorare in famiglia è una bellissima esperienza e una grandissima fortuna, ti senti protetto, capito e come in un team ognuno ha il suo ruolo. Ovviamente non mancano discussioni derivanti da idee e pensieri contrastanti, ma quando c’è sinergia il punto d’incontro si trova sempre.
Pinella PETRONIO