Eclettico, geniale, eccentrico, visionario, camaleontico. Ma anche futurista, immaginifico, istrionico. Difficile trovare aggettivi in grado di definire a pieno la creatività di Thierry Mugler. Una creatività pura che rifugge le regole del mercato, a cui spesso molti si piegano sacrificando il genio in nome del dio fatturato. Ed è proprio questa straripante creatività che Parigi oggi vuole celebrare con la retrospettiva Thierry Mugler Couturissime.

Thierry Mugler Couturissime

Tra le mostre più attese dell’anno, Thierry Mugler Couturissime, che racconta i momenti più importanti della carriera dello stilista, ha preso vita al Montreal Museum of Fine Arts nel marzo 2019, per poi trasferirsi a Rotterdam e a Monaco. Onde approdare al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, dove già dal 30 settembre 2021 e fino al 24 aprile 2022 sarà possibile venire a parte del straordinario mondo del couturier che dagli Anni ’70 ha movimento il mondo della moda. E lo ha fatto fino al 2002, quando ha scelto di abbandonare le passerelle per dedicarsi esclusivamente ai profumi, ai costumi di scena alla fotografia.

Un viaggio nello stravagante universo del couturier 

La retrospettiva ricostruisce lo stravagante universo del couturier attraverso 150 dei suoi pezzi più iconici e teatrali, insieme ad immagini di repertorio che comprendono capi pret à porter e haute couture, oltre alle straordinarie campagne pubblicitarie e ai video che lui stesso ha diretto. E poi ancora i suoi profumi più rappresentative, fotografie e schizzi, e i molti sodalizi artistici stretti nel campo dello spettacolo, della musica e del cinema.

Le parole del curatore

Quando Mugler ha iniziato a fare Haute Couture nel 1992, era estremamente innovativo: gli spettatori consideravano il suo lavoro come arte. Era progressista nel portare la couture a un livello così sperimentale. Ha usato molti materiali speciali come metallo e gomma – qualcosa che ha reso la sua maestria così unica nella storica moda parigina. Gli insetti, gli animali, i robot: nessun altro designer ha mai tentato di creare qualcosa del genere. Avevano paura di farlo”, ha spiegato il curatore Thierry-Maxime Loriot.

Thierry Mugler Couturissime, i temi della retrospettiva

Il percorso espositivo di Thierry Mugler Couturissime tocca tutti i principali temi del suo genio, a partire dall’ambiente acquatico – che apre la retrospettiva – popolato da una fauna fantastica e meravigliosa. Si prosegue, in un crescendo di stupore, con la collezione Insect e Chimères di Mugler del 1997/1998 (silhouette futuristiche, scollature vertiginose, vita a clessidra, guaine, ali di farfalla – quelli creati dalla Maison Lemarié – ricoperti di scaglie iridescenti e ricamati con cristalli, e poi ancora piume, vetri smaltati, conchiglie), per poi approdare alla sezione dedicata al design industriale e alla macchina.

Uno spazio dedicato ai profumi

Via libera dunque ad un mondo futuristico fatto robot, telai, ispirazione industriale e automobili avanguardiste, che si traducono in creazioni con le maniche staccabili, cinture che ricordano i radiatori, bustini che sembrano pneumatici. Stiamo parlando della Maschinenmensch Collection che il designer presentò in occasione del 20° anniversario della fondazione della sua casa di moda, nel 1995. Chiude la sezione uno spazio espositivo dedicato ai profumi creati da Mugler, a partire da Angel che a buon diritto possiamo considerare una delle fragranze più vendute e conosciute al mondo.

Thierry Mugler Couturissime e la fotografia

Immancabile una sezione dedicata alla fotografia di moda concepita come arte: il visitatore avrà modo di conoscerne il genio esclusivo ammirando stampe rare firmate da artisti e maestri della fotografia, tra cui, fra i tanti, Karl Lagerfeld, Paolo Roversi e David LaChapelle. Sembra molto, ma in realtà questa è solo una piccola parte di tutto quello che potrete scoprire e ammirare di e su Thierry Mugler, un uomo che della libertà di espressione ha fatto un mantra di vita.

P.P.