Essere pionieri e leader del settore. Consolidare il rapporto di fiducia, nel tempo, con i consumatori-club member d’ Europa. Da qui nasce l’idea di business di Jacques-Antoine Granjon, fondatore e socio di maggioranza di vente-privee.com. Lo racconta a noi in una ventosa giornata parigina con vista sulla Torre Eiffel.
+22% nel 2012: cosa vi aspettate di più?
Siamo molto felici, ma questo risultato per noi non è che l’inizio. vente-privee.com nasce dalla profonda conoscenza di un mestiere, da forti valori, da una visione di lungo termine e di sviluppo a livello europeo. In Francia siamo presenti da oltre dieci anni e, paradossalmente, qui siamo la fashion company preferita pur non facendo alcun investimento in pubblicità e vendendo stock. La nostra strategia di sviluppo passa non solo dal consolidamento delle vendite-evento tradizionali, ma dalla differenziazione, con lo sviluppo di business unit come i viaggi, il ticketing, il vino o soluzioni come Rosedeal e One Day, il tutto declinato nei diversi Paesi europei in cui siamo presenti, continuando a nutrire e rafforzare la relazione con i brand, anche quelli del lusso, tra i quali spiccano numerosi brand del Made in Italy.
Diamo i numeri…
Nel 2012 abbiamo raggiunto 18 milioni di membri con una quota di 3 milioni di nuovi iscritti, l’equivalente dell’intera popolazione di Madrid o Berlino. Abbiamo venduto 60 milioni di prodotti. Il fatturato del 2012 è di 1,3 miliardi di euro. Nei prossimi 3 anni puntiamo a 3 miliardi di fatturato, distribuiti per metà in Francia, la nostra prima fonte di business, ed il 50% all’estero. Il tutto rispettando sempre il nostro business model, cioè zero investimenti in pubblicità, e Google free.
Quanto è importante il mercato italiano per Vente Privee?
Importantissimo, soprattutto per le grandi firme che vengono dall’Italia. Anche nel settore dell’m-commerce i dati sono sorprendenti: ad esempio nel Belpaese il 24% del nostro fatturato viene generato proprio da smartphone e tablet. Se pensa che e a livello globale questa percentuale sale al 26% e che il 30% delle visite ogni giorno avvengono attraverso il mobile,i dati sono davvero incoraggianti.
Al momento contate 2,5 milioni di visitatori unici in mercati come Francia, Spagna, Germania, Italia, Regno Unito, Austria, Belgio e Paesi Bassi. Dall’anno scorso avete avuto anche un’apertura verso gli Stati Uniti. Ad oggi, qual è la vostra posizione sui mercati emergenti?
Al momento i mercati del Vecchio Continente restano per noi quelli dal maggiore potenziale ed i più maturi. Noi siamo un’azienda europea, che punta a prendersi cura dei suoi membri lasciando che sia il fruitore, in totale libertà, a decidere la migliore offerta sulla più ampia scelta di prodotti, con un rapporto qualità prezzo entusiasmante. Questo avviene anche per via dei marchi del lusso presenti e in generale per la qualità dell’offerta e la varietà di categorie proposte. C’è ancora ampio margine di crescita in Europa. I Paesi Emergenti non ci interessano perché non hanno raggiunto un grado di maturità dal punto di vista dei consumi.
Ogni mercato ha le sue caratteristiche: ad esempio la Germania ha utenti molto demanding dal punto di vista del servizio e spendono più degli altri; l’Italia ha una passione per i brand ed ha un enorme potenziale. La Spagna c’è e funziona, nonostante il momento di crisi che sta vivendo. Austria, Gran Bretagna, Belgio e Paesi Bassi sono tutti in crescita. La Francia conta oggi 12 milioni di membri ed è un mercato in cui siamo una realtà più che nota e consolidata, essendo vente-privee.com nata qui nel 2001. Credo fortemente nell’Europa: d’altronde, viviamo nei luoghi migliori, più sicuri e dal più ricco know how al mondo.
Il mercato americano, invece, è stata una new entry a fine 2011 con la joint venture con American Express. Gli Usa sono il paese in cui è nato il concetto di discount e sviluppare il nostro modello è quindi più complicato, ma con un’ottica di medio termine siamo molto fiduciosi dei risultati: il suo fatturato attualmente è ancora contenuto (25 milioni di dollari, N.d.r.) ma vogliamo essere profittevoli nel giro di un paio di anni.
Oggi Vente Privee è il fashion group favorito dai francesi dopo Galeries Lafayette e Zara. Come multibrand, considerate questi store “reali” pericolosi competitor delle vostre vetrine virtuali?
Assolutamente no, e la ragione sta nel nostro business model, basato sul B2B ed evoluto in B2B2C. Noi amiamo i brand perché sono i nostri primi clienti ai quali dedichiamo tutto il nostro savoir-faire.
Abbiamo una liquidità di 200 milioni di euro che ci permette di sviluppare le professionalità delle persone che lavorano con noi in ogni Nazione: l’obiettivo è far crescere le loro potenzialità, sempre in un’ottica europea. Nel 2012 abbiamo allocato oltre 28 milioni di euro in ricerca e sviluppo, impiegando per questa funzione oltre 150 persone con l’obiettivo di creare soluzioni sempre più ottimali. Per noi il miglior investimento è rispettare il brand ed entrare in empatia con il consumatore, per lasciare che naturalmente sia portato all’acquisto.
Per questo non pensiamo di creare una nostra personale linea di prodotti, non desideriamo competere o sovrapporci alle marche nostre partner. Piuttosto, stiamo lavorando a dei Pink Products, operazioni di co-branding e capsule collection “rosa” in pieno stile Vente Privee, in special edition. Il primo di questo tipo è stato l’olio d’oliva prodotto con Oliviers & Co., azienda francese, ma non escludiamo aperture anche al segmento lusso.
Vendite evento e l’annuncio dell’acquisizione della quota di maggioranza della società di gestione del Theatre de Paris…
Nel nostro business model, sin dal 2009, abbiamo implementato una diversificazione anche con la vendita di biglietti per concerti, viaggi oppure coupon attraverso Rosedeal, oltre che sviluppare il settore dei vini, della musica ed il “One a Day”. Quello dell’intrattenimento è un settore importante, soprattutto in un Paese come la Francia in cui siamo terzo venditore di biglietti attraverso Ticket Minute. Peraltro, siamo appassionati della ricerca di nuovi talenti nel mondo della musica. In passato abbiamo creato eventi e promosso cd, spettacoli. E in futuro grazie a questa acquisizione legata al mondo dello spettacolo potremo essere sempre più coinvolti non solo nella promozione ma anche nella produzione di spettacoli. E in tema musica rivelo un segreto: stiamo lavorando ad un progetto speciale con Bob Sinclar.
Paola PERFETTI