Il mondo della moda lo ha pianto e lo piange ancora oggi. Nessuno era pronto alla prematura scomparsa di Virgil Abloh. Nessuno. Perché il fondatore del brand di streetwear forse più famoso al mondo, Off-White, non era solo un genio visionario, un rivoluzionario, ma anche un uomo coraggioso e, soprattutto, un animo gentile.
Un uomo che ha scompaginato il sistema
Quando Virgil Abloh ha fatto la sua comparsa sulla scena della moda mondiale, ha letteralmente sparagliato le carte in tavola. Mescolando e ridefinendo le gerarchie e rendendo labili i confini tra fashion e streetwear. Le sue creazioni hanno scompaginato il sistema, portando sul palcoscenico della sfilata d’autore ciò che si vede nelle strade della metropoli. Portando avanti una filosofia che voleva una moda più democratica. Una moda che portasse avanti un dialogo costante non solo con la strada, ma anche con le arti. Musica, architettura e design fra tutte.
Virgil Abloh, citazioni sulla moda e sulla vita
Virgil Abloh è stato, è e sarà sempre un punto di riferimento e una fonte di ispirazione per la sua etica del lavoro, per la sua infinita curiosità, per la sua passione incondizionata. Fiducioso nel potere dell’arte come fonte di ispirazione per le generazioni future. Il 28 novembre sarà un anno esatto dalla sua scomparsa. E noi vogliamo celebrarlo con alcune delle sue citazioni, tratte da dichiarazioni e interviste, che a nostro avviso riescono non solo a raccontarne la visione sulla moda, ma anche a rivelarne l’animo colto, gentile e raffinato.
La vita è collaborazione. Laddove penso che l’arte possa essere in qualche modo fuorviata è che propaga questa idea di se stessa come una storia d’amore solitaria: una persona, un’idea, nessun altro coinvolto.
Guardo alla cultura, vedo cosa indossano i ragazzi intorno a me e vedo uno stile particolare. Capisco lo spazio tra moda e streetwear.
Mi piace guardare la moda e metterla in relazione con il momento in cui sta accadendo.
Crescendo, al liceo, indossavamo tutti i capi Champion, che, in America, sono l’uniforme per andare in palestra.
Non devo scegliere tra alta moda o streetwear. Il mio marchio mi ricorda che non deve stare in una scatola. Può essere solo in una zona grigia.
Le persone, quando dicono ‘streetwear’, perdono la componente centrale, i vestiti che si indossano per strada.
Ogni volta che realizzo una collezione, mi ispiro al mondo che ci circonda.
Non c’è differenza tra un designer e un consumatore.
Spesso dico che disegno le mie collezioni dal mio telefono. Sono in una chat di gruppo con il mio team di Milano. Copio e Incollo. Disegno. Guardo le tendenze. Non ho davvero un assistente. È un modo moderno di lavorare. Non so se sia sostenibile, ma è così che lo faccio.
Fin dalla tenera età, da adolescente, mi piacevano l’hip-hop e lo skateboard e tutte quelle cose che piacevano a un ragazzo negli anni ’90. Tutti questi elementi sono ciò che hanno portato ai vestiti.
La moda e la musica sono due grandi forme artistiche che possono essere modellate dalla cultura giovanile: il nostro gusto e la nostra passione per l’evoluzione di quello che accade nel nostro tempo limitato sulla terra, ci permettono di guardare il mondo con occhi nuovi.
Mentre crescevo ho studiato architettura, mi piaceva la musica e ho sempre sentito che c’era un divario tra le cose che amavo e consumavo e chi le faceva e come le faceva.
Dal mio punto di vista, sto cercando di rappresentare una generazione. Sai, ogni generazione ha un designer con cui si identifica.
Penso che il motivo per cui esiste Off-White sia modernizzare la moda.
Voglio solo dare vita a un marchio che ispiri e sia orientato ai giovani.
Analizzo la ragazza moderna, la ragazza con cui sono amico. Le ragazze di oggi hanno il potere: pagano le loro bollette, hanno il loro stile, indossano vestiti, non sono i vestiti a indossare loro.
Il consumatore di moda ama un mix high-low – voglio essere un marchio che lo rappresenti.
Per me le magliette con le grafiche sono il formato più importante ed espressivo per un designer o una persona. Il tuo gusto per le t-shirt dice molto sul tuo punto di vista.
Sono principalmente interessato a comprare opere d’arte dagli amici. Mi piace tenermi sul vago, e compro qualunque cosa trovi intrigante.
Tutti i marchi di skateboard che mi interessavano avevano magliette grafiche. Negli anni ’90, c’erano diversi stili che andavano di pari passo con le diverse influenze nello skateboarding, che si trattasse di hip-hop o rock and roll e grunge. Ed è quello che mi piaceva, quindi stavo seguendo tutto questo.
P.P.
(Credit ph. @virgilabloh)