Quando Virgil Abloh ha fatto la sua comparsa sulla scena della moda mondiale, ha letteralmente sparagliato le carte in tavola. Mescolando e ridefinendo le gerarchie e rendendo labili i confini tra fashion e streetwear. Le sue creazioni hanno scompaginato il sistema, portando sul palcoscenico della sfilata d’autore ciò che si vede nelle strade della metropoli. Portando avanti una filosofia che voleva una moda più democratica. È stato definito un rivoluzionario, un visionario, un uomo coraggioso e un animo gentile. Per questo la sua prematura morte, avvenuta lo scorso novembre, ha spezzato il cuore di chi la moda la ama. Lasciando un vuoto incolmabile.
Virgil Abloh al Brooklyn Museum
E sempre per questo il Brooklyn Museum ha deciso di dedicargli una retrospettiva dal titolo Virgil Abloh: Figures of Speech. Specializzazione in Architettura all’Illinois Technology Institute, laurea in Ingegneria civile, lo stage da Fendi. Le prime collaborazioni con artisti di caratura mondiale, provenienti da ogni campo possibile e immaginabile, da cui traeva linfa vitale, stimoli e suggestioni per alimentare la sua fervida immaginazione. La voglia, poi, di mettere a frutto le sue intuizioni in progetti che avessero la sua firma. Nel 2012 la prima label, Pyrex Vision. E poi, nel 2013, il lancio a Milano di Off-White™, che ha quasi fatto urlare al miracolo per la crasi perfetta tra moda, strada e cultura contemporanea. La direzione artistica, infine, nel 2018 di Louis Vuitton.
Quando
“Questa è la prima retrospettiva museale dedicata al defunto artista e designer Virgil Abloh, il cui lavoro ha rimodellato le nozioni di moda contemporanea, arte, commercio, design e cultura giovanile“, ha affermato il Brooklyn Museum. La mostra Virgil Abloh: Figures of Speech – in cui principi estetici e ambizioni commerciali fluiscono continuativamente, senza interruzioni – organizzata dai curatori Michael Darling e Antwaun Sargent, sarà aperta al pubblico dal 1 luglio 2022 al 29 gennaio 2023. E racconterà, attraverso una serie di lavori emblematici, la carriera fulminea e luminosissima di Virgil Abloh, sviluppando temi già esplorati nella mostra del 2019 a lui dedicata al Museum of Contemporary Art di Chicago.
Virgil Abloh: Figures of Speech
Abiti, sculture, installazioni, oggetti inediti provenienti dall’archivio dello stilista, disegni, proiezioni e schizzi che raccontano la sua opera e celebrano le illustre collaborazioni. In questa retrospettiva, la prima dopo la scomparsa del designer, merita, inoltre, menzione il “focus speciale sulla sua relazione con New York: ad esempio come guest designer nel 2012 per l’innovativa linea Hood by Air che fece conoscere l’iconico stile di streetwear della metropoli al pubblico dell’alta moda” (ANSA). Da non perdere.
P.P.