Si è conclusa ieri sera con il nono e decimo episodio 1992 – La serie, la fiction trasmessa su Sky Atlantic e su Sky Cinema 1 creata da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo da un’idea (provate ad indovinare…) di Stefano Accorsi. Si chiude preannunciando un seguito che dovrebbe realizzarsi in autunno e raccontare il 1993: l’anno della definitiva fine politica di Bettino Craxi, del decreto Conso, dell’avvicendamento a Palazzo Chigi tra Amato e Ciampi e del Processo Enimont. Insomma, la carne al fuoco non manca…
Intanto, si chiude con il botto la prima stagione dell’inchiesta Mani Pulite con il pool di Milano che riesce, dopo quasi un anno di indagini, ad arrivare al “pesce grosso”: l’ex presidente del Consiglio, nonché segretario del Partito Socialista Bettino Craxi, vero obiettivo (politico) del pool guidato da Antonio Di Pietro. Veronica, Miriam Leone, confessa, dopo mille indecisioni, a Pietro, Guido Caprino, di aver interrotto la gravidanza e il leghista per caso, rimasto colpito dal gesto, tenta di soffocarla riuscendo a fermarsi poco prima del fattaccio. Per l’ennesima volta prima licenziato poi riassunto, Leonardo, Stefano Accorsi, uccide in un regolamento di conti alquanto imbarazzante Rocco Venturi, Alessandro Roja, custode di un segreto ancora tutto da decifrare nei particolari, ponendo fine al personaggio più inutile dell’intera serie – la presenza di Roja è da leggersi esclusivamente in chiave marketing, e non lo si capisce certo a fine stagione. A proposito di inutilità, Beatrice, Tea Falco, è a conoscenza del sangue infetto e distrugge le riserve per non farsi incastrare da un Pastore, Domenico Diele, in versione giustiziere solitario.
«Sarà un magnifico 1993» sussurra Leonardo, in conclusione, guardando un cartellone in piazza Duomo che preannuncia la «discesa in campo» di Berlusconi nel giro di qualche mese. Dovesse migliorare la sceneggiatura, potrebbe esserlo davvero.