L’idea è nata nel 2013 durante un viaggio avventuroso in Etiopia, la fotografa rumena Mihaela Noroc ha cominciato a fotografare le donne che incontrava durante le sue esplorazioni, nel loro ambiente naturale, cogliendo le loro espressioni, il loro sguardo, la loro bellezza. Così è nato il progetto Atlas of Beauty che è diventato un libro, in vendita da un paio di giorni. Un’opera enorme, durata ben quattro anni. Le fotografie sono state più di 2.000 in oltre 53 paesi del mondo. Solo uno zaino, molta passione e una macchina fotografica appesa al collo.
Un vero e proprio atlante della bellezza, ogni scatto è accompaganto ad una breve biografia che è più che altro è un piccolo racconto della storia della vita di queste donne. In questo lungo viaggio Mihaela ha fotografato tantissime realtà, una ragazza che vive in una tribù isolata dell’Etipopia, una studentessa palestinese appassionata, una commerciante del Guatemala che trasporta oggetti pesantissimi sulla testa, una ragazza che del Mali che vive a Berlino, una donna dagli occhi azzurrissimi del Nepal, una ragazzina che lavora in una piantagione in Afghanistan, una cantante pop islandese, una pilota di elicotteri messicana.
“L’idea è che siamo tutti parte della stessa famiglia diversa” racconta l’autrice, una raccolta di donne così diverse eppure così simili, con uno sguardo profondo, madri, mogli, figlie o ancora bambine. Studentesse, vagabonde o donne di potere, tutte a loro modo bellissime e profonde, fatte di mistero e di carne. Tutte portano il peso del loro vissuto, complicato, difficile o a volte luminoso come un laghetto in un ghiacciaio. Un libro intenso, che parla di noi.
Martina ZANGHI’
Photocredit: The Atlas of Beauty