Per chi ama leggere forse la cosa più importante è trovare il titolo giusto, ma subito dopo la visita alle librerie più belle del mondo. Le 150 librerie che devi visitare prima di morire di Elizabeth Stamp racconta di affascinanti librerie in tutto il mondo che meritano una visita. Sparse per paesi e continenti, sono proposte librerie più impressionanti di tutto il mondo, scelte per la loro estetica, storie uniche o collezioni degne di nota.
Una visita alla YanjiYou Capsule Bookstore vale il viaggio perché è ambientata in una “meraviglia architettonica”. Incastonata tra le montagne e la foresta di Tonglu, l’Atelier TAO+C ha riproposto una casa di fango e legno che era un hotel, e l’ha fatto diventare una biblioteca e una libreria. La parete orientale interamente in vetro e la fossa di lettura incassata sono tra le caratteristiche distintive dell’edificio.
Quando la libreria Dujiangyan Zhongshuge ha aperto nel 2020, è stato subito chiaro che fosse un capolavoro. Questa location, con le sue spirali di libri a torre e gli scaffali scultorei, ha subito stupito tutti.
El Ateneo Grand Splendid nel quartiere Recoleta di Buenos Aires è stata spesso dichiarata una delle librerie più belle del mondo”. Il paradiso dei bibliofili è ambientato all’interno di un vecchio teatro che un tempo ospitava leggende del tango, spettacoli d’opera e proiezioni di film. L’edificio originale fu progettato nel 1919.
Il Last Bookstore di Los Angeles si trova all’interno di un ex edificio bancario. Con oltre 250.000 libri, ora è il più grande negozio di libri nuovi e usati della California. Altre caratteristiche dell’ampio spazio includono un murale e un tunnel fatto di libri.
Il Center for Fiction fa parte di un’organizzazione no-profit nata 200 anni fa, nata come Mercantile Library di New York. Oltre a una libreria ben fornita, il centro letterario comprende una caffetteria, un bar e una biblioteca riservata ai membri.
Ce n’è anche una particolarmente suggestiva a Londra che viene menzionata nel libro, ma visto quanto noi siamo appassionati della capitale inglese, le dedicheremo un articolo ad hoc.
Silvia GALLI