Ammettiamolo, nella nostra testa alla parola uomo nascono due distinte immagini: l’uomo ideale e il solito tipo. Il primo è quello che tutte abbiamo sognato fin da piccoline: lo sportivo super fisicato dagli occhi blu, il manager affascinante, l’intellettuale chic, il pierre super trendy… Il secondo è il tipo con cui continuiamo a terminare le nostre giornate: il dongiovanni, lo scansafatiche, il taccagno, il ritardatario cronico, il bugiardo impenitente etc etc (la cosiddetta “coazione a ripetere”).
Ma com’è possibile che partiamo sempre con un’idea grandiosa e finiamo per innamorarci di una caricatura?
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