Le previsioni sono infauste, con l’arrivo dell’Epifania che, si sa “tutte le feste porta via”, è in arrivo anche un’ondata di freddo e maltempo che ci ricorderemo.
Dunque non solo è tempo di tornare a lavorare, e già la cosa non ci riempie di gioia, è tempo di tornare ad un regime alimentare più sano che non preveda panettoni a fine pasto e bollicine ad innaffiare, ed è tempo, infine, di mettersi quei piumini e cappotti che destiniamo sempre ai giorni più rigidi dell’anno.
Ma prima di intristirci troppo è il caso di pensare all’Epifania, al suo significato e all’ultimo guizzo di festa.
Il termine deriva dal greco e significa “manifestazione, apparizione”, per la tradizione religiosa cristiana riguarda la manifestazione di Gesù ai Re Magi, che arrivano portando i loro doni.
Dal punto di vista popolare invece si tratta della festa della Befana che porta i doni ai bimbi buoni e il carbone a quelli che hanno fatto i monelli.
E’ il caso di precisare che la festa della Befana è nata addirittura prima dell’Epifania, in epoca precristiana infatti, si trattava di una festa legata ai cicli stagionali dell’agricoltura e ai riti propiziatori.
In particolare dopo il solstizio d’inverno, e dopo il il 25 dicembre, giorno in cui i romani festeggiavano il “sol invictus” ,la “festa del sole”, perché da quel giorno le ore di sole ricominciano ad aumentare. si contavano 12 notti.
Si credeva che in queste 12 notti alcune figure femminili volassero sopra i campi per propiziarne la fertilità per il futuro raccolto. Da qui probabilmente trae origine il mito della Befana “volante”.
Rimane un dubbio, chi rappresentava all’epoca la Befana? Le ipotesi più accreditate sono sostanzialmente tre: Diana, la dea della caccia, Satia, al dea della sazietà o Abundantia dea dell’abbondanza.
Un’altra ipotesi collega la festa della Befana con l’antica festa in onore di Giano e della dea Strenia, da cui deriva il nome “strenna”, ossia dono di buon augurio.
In epoca Cristiana poi, la chiesa ridimensionò le caratteristiche negative di questo personaggio femminile e lo collegò alla storia dei Re Magi che portavano tre doni.
Quindi prima di riprendere con la solita routine e i buoni propositi, godiamoci l’ultimo giorno di feste e viviamoci in serenità la nostra Epifania!
Silvia GALLI