Secondo Variety, la Twentieth Century Fox Film starebbe già lavorando a un secondo capitolo di Agathe Christie, dopo Assassinio sull’Orient Express”sarà la volta di ” Assassinio sul Nilo“. Il motivo? 50 milioni di dollari sul mercato interno e 100 a livello internazionale sono i risultati ottenuti al botteghino in meno di un mese di programmazione e in Italia non è ancora uscito nelle sale.
L’attesa di vedere Hercule Poirot, l’investigatore più famoso del mondo – e anche il più arrogante, supponente, ego riferito ma incredibilmente adorabile- atleticamente rivisitato da un magistrale Kenneth Branagh è febbrile, ma giovedì finalmente approda anche nelle sale italiane Assassinio sull’Orient Express. L’attesa è quasi finita.
Più di 80 anni dopo la pubblicazione, il romanzo è stato scritto in una stanza del Petra Palace di Istambul nel 1934 da una giovane Agatha Cristie, siamo tutti pronti a salire sul treno più famoso ed elegante del mondo in compagnia di un cast, come si dice “all star”. Kenneth Branagh,oltre ad interpretare il famoso investigatore belga, è anche regista del kolossal che non ha rinunciato a vestire di qualche accenno shakespeariano la narrazione.
Agatha Christie si è ispirata ad un fatto scioccante di cronaca realmente avvenuto: il rapimento, con conseguente uccisione, del figlio del celebre aviatore Charles Lindbergh e ne ha riproposto la vicenda ambientandola sull‘Orient Express,dove sono bloccati a causa della neve tredici sospettati ed un morto assassinato. In un’intervista Branagh ha rivelato che “Nella sceneggiatura c’è una sorta di compassione e una delle cose che mi hanno sorpreso ed emozionato maggiormente è che si tratta di un’esperienza più emotiva di quanto il pubblico possa immaginare, perché va molto in profondità ed esplora il lutto, la perdita e la vendetta con raffinatezza e sentimento”.
A differenza della trasposizione cinematografica del 1974, firmata da Sidney Lumet anch’essa premiata da un cast stellare che annoverava Sean Connery, Ingrid Bergman, Lauren Bacall Anthony Perkins e Vanessa Redgrave, solo per citarne alcuni, quello di Branagh è un film incentrato sulla perdita e sul dolore .
Poirot è un uomo che oltre alle risposte, inevitabilmente necessarie, ha molte domande e che, forse, ma potremo solo dirlo a visione avvenuta, riuscirà, nella versione di Branagh, ad accettare una zona grigia nel suo assolutismo fatto solo di bene contrapposto al male.
Non ci resta che aspettare di vedere il film per giudicare, ma noi siamo ottimisti e siamo certi che Kenneth non ci tradirà, ma il nocciolo della questione resta: Penelope Cruz, sarà all’altezza di Ingrid Bergman. Il ruolo è lo stesso, ma all’attrice svedese valse un premio Oscar.
Silvia GALLI