Di autoerotismo maschile si è sempre parlato senza timore di essere giudicati, perché così è e così si fa. Perché un uomo deve farlo, è un gesto naturale. Di autoerotismo femminile, invece, no. È una cosa che non si deve dire, che le donne per bene non fanno perché è chiaro sintomo di perversione e ingordigia sessuale. Le single magari sì, ma è da sfigate. Loro devono perché non sono in grado di trovarsi un uomo che le soddisfi. Quindi in teoria potrebbero, ma non devono ammetterlo nemmeno con le amiche, perché la verità è che troppo spesso rimane ancora un gesto tabù, di cui non si parla nemmeno tra donne, per cui in molte ancora si scandalizzano. In coppia poi no. Non scherziamo, perché se hai un uomo che ti appaga perché dovresti procurarti piacere da sola?

Autoerotismo femminile e pregiudizi

Benché di passi avanti in merito a questo tema ne siano stati fatti tanti, benché oggi le donne che ne parlano apertamente siano decisamente aumentate, ancora oggi i pregiudizi di cui sopra sono forti e relativamente diffusi. E per averne la conferma basta googlare autoerotismo femminile. Le ricerche correlate sono nell’ordine: “Le donne praticano autoerotismo?”. “L’autoerotismo femminile fa male?” o “Masturbazione femminile e perversione” giusto per citarne alcune.

Chi ne parla?

Ci si chiede come mai, se di autoerotismo femminile ne parlava già nel 1748 Denis Diderot nel suo bel saggio Thérèse Philosophe. Ci si chiede come mai, se pensiamo che un’ampia produzione cinematografica (vi ricordate la sensualissima scena con Eva Mendes ne I padroni della notte, o a quella di Naomi Watts in Mulholland Drive? Per non parlare di Hysteria – 2011 – diretto da Tanya Wexler, che racconta la nascita del vibratore) e televisiva affronta la questione, in maniera libera e illuminata, talvolta ironica (vedi a tal proposito la puntata di Sex and The City sul rabbit). Ci si chiede ancora come mai se di sesso si parla tanto liberamente, perché di autoerotismo femminile invece no. Forse perché, senza volere scomodare la religione, siamo ancora tanto vittime di quel maschilismo che ci ha annichilito per secoli.

L’autoerotismo femminile e la sua importanza

La verità è che, così come accade per gli uomini, la masturbazione femminile è importante per la maturazione sessuale, perché rappresenta un percorso di conoscenza psico-fisica basilare per avere una vita sessuale più felice e soddisfacente. È fondamentale perché è un atto di amore verso noi stesse, che non implica affatto mancanza di desiderio nei confronti del partner, che non va praticata, come in molti credono solo ed esclusivamente in età adolescenziale, ma che serve per entrare in contatto con se stesse.

Come entrare in contatto con noi stesse?

E quindi smettiamola con questi tabù e impariamo a volerci bene, praticando l’autoerotismo senza nessuna vergogna. Qui sotto vi suggeriamo come “entrare in contatto con noi stesse”. Del resto siamo sempre più convinte che aveva ragione Woody Allen quando in Io e Annie affermava: “Ehi, non denigrare la masturbazione: è sesso con qualcuno che amo”.

Satisfyer, Pro Penguin Next generation. Dalla tenera forma di pinguino, alimentato da una batteria ricaricabile con cavetto USB già incluso nella confezione, è uno speciale vibratore succhia clitoride, dotato di tecnologia Air Pulse, che grazie alle sue silenziose onde di compressione stimola il clitoride. Impermeabile e in silicone vellutato dermocompatibile, il Pro Penguin Next generation promette di sollecitare, attraverso 11 diversi livelli di suzione, il clitoride promettendo di farvi raggiungere l’orgasmo in tempi record. Lo trovate sul sito Pleasure Room.
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Love To Love, Secret Panty 2. Mutandine vibranti in una nuova versione ancora più potente e ricaricabile: con 10 modalità di vibrazione, perfette per giochi erotici di coppia al cinema, o al ristorante, ma anche da usare da sole, le mutandine vibranti Secret Panty 2 nascondono nel taschino un piccolo e discreto vibratore clitoride, impermeabile e ricaricabile, da attivare a distanza (fino a 10 metri) con il telecomando.

Lelo, Flickering Touch. Candela da massaggio realizzata con ingredienti assolutamente naturali, come cera di soia, burro di Karité e olio di albicocca. La cera, lievemente profumata, sciogliendosi si trasforma in squisito olio da massaggio. Disponibile in 3 profumazioni: Vaniglia e Crema di Cacao, Pero Alpino e Legno di Cedro, Pepe Nero e Melograno.
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ZiniPerfect Rabbit Pure. Vibratore rabbit di design, chic e sofisticato, con una lunghezza totale di 23.5cm, impermeabile al 100%, soffice al tatto ma soprattutto ergonomico, riuscirà a stimolare in maniera stupefacente il punto G, mentre il classico coniglietto si occuperà della stimolazione clitoridea. Offre 10 differenti tipi di vibrazione e 6 modalità di rotazione, che gli consentono di raggiungere qualsiasi punto desideriate stimolare.

Denis Diderot, Thérèse Philosophe. Il più grande scandalo erotico dell’illuminismo. (eNewton Classici, pagine 92, Euro 7,99). Giudiziosa e assennata, la giovane Thérèse racconta con dovizia di particolari le proprie esperienze e peripezie sessuali, parlando «allo spirito e al cuore», senza preoccuparsi troppo degli «imbecilli mortali» o dei «censori irascibili» che potranno fraintenderla. Ma la graziosa protagonista è sì una libertina, ma è anche e soprattutto – spesso non senza ironia – philosophe, come viene sottolineato fin dal titolo: ogni aneddoto scabroso che racconta diventa il pretesto per una dissertazione sull’esistenza, l’amore, la religione o le leggi. Ogni passo sulla via del piacere diventa un piccolo, esemplare trionfo dei sensi e dell’Illuminismo.
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Pinella PETRONIO