Ci siamo abituati a raccontare tradizioni, soprattutto americane come Halloween e il Ringraziamento, australiane (leggi qui), oggi parliamo di una tradizione più vicina a noi.
La Burns Night e relativa Burns supper è una relativamente antica tradizione scozzese. Vediamo di che si tratta.
Il 25 gennaio la Scozia saluta la stagione dei festival invernali, inaugurata il giorno di Sant’Andrea, con una serata speciale. In questo giorno, anzi in questa serata infatti, gli scozzesi fanno festa anche se non è un giorno festivo.
Si festeggia la nascita e si celebra la vita e il lavoro di Robert Burns (1759-1796): il grande “Bardo scozzese” uno dei poeti più amati, che ha saputo raccontare la Scozia come nessun altro ha mai fatto.
Scrisse la prima poesia all’età di 15 anni e, nonostante la sua breve vita – Burns morì a soli 37 anni – ha lasciato un immenso archivio di poesie (più di 550) e canzoni che vengono ancora oggi declamate. Nonostante la fama, però, Burns non dimenticò mai le sue umili radici e per questo motivo divenne fonte di ispirazione per i fondatori del liberalismo e del socialismo.
La celebrità di Burns in Scozia è tutt’oggi – indiscussa. E la Burns’ Night Supper è un evento, caratterizzato da buon cibo, poesia e musica, a cui il popolo scozzese è orgogliosamente ancorato. La Burns’Night oggi è una cena: la Burns’ Supper il cui fiore all’occhiello e portata principale è sempre l’haggis.
L’haggis è un insaccato tradizionale della cucina scozzese, tra gli ingredienti si trovano cuore di pecora, fegato e polmoni, che vengono macinati con cipolla, grasso di rognone, farina d’avena, sale e spezie, e mescolati con brodo. Il ripieno viene insaccato nello stesso stomaco dell’animale, e bollito per circa tre ore.
Solitamente viene servito accompagnato da “neeps & tatties“. purea di patate e, ovviamente whisky !
Non crediate di essere in ritardo, la Burns night dura un’intera settimana e non solo a Edimburgo, ma in tutta la Gran Bretagna!