Le unisce una passione profonda per la musica, così dopo anni trascorsi a lavorare nelle discoteche hanno deciso di passare insieme dall’altro lato della consolle e dare vita ad un fantastico duo: le Bad Butterflies. Tamara Bresciani e Chiara D’Altani hanno conquistato il pubblico delle discoteche con la loro grande personalità che si riflette nella loro musica, con il solo innocente, ambizioso e assai difficile obiettivo di fare divertire la gente, emozionarla e farla ballare.
Cresciute artisticamente nello storico negozio di dischi Diskotic a Genova, la città in cui sono nate, Tamara e Chiara si sono contraddistinte fin dal loro debutto con le cuffie dietro la consolle per la libertà assoluta che rivendicano nel fare della musica ciò che vogliono. Irriverenti? Forse giusto un po’, ma nel panorama musicale oggi è sempre più difficile distinguersi, per farlo serve mostrare uno stile, un carattere. E del resto già nel loro nome è presente un’allusione piuttosto provocatoria: una farfallina è il tatuaggio che entrambe hanno scelto di fare proprio sopra l’inguine, ma non si tratta soltanto del romantico simbolo della libertà, infatti al centro campeggia un teschio.
“Fare della propria vita un’opera d’arte” è il loro motto, preso in prestito al caro vecchio Oscar Wilde che di libertà, arte ed emozioni ne sapeva abbastanza. Per questa ragione il loro stile è in costante evoluzione, segue i momenti, gli umori, le sensazioni, entrando così in profonda empatia con il pubblico che popola le discoteche italiane nei weekend. Ed in costante evoluzione è anche la loro musica: passano con disinvoltura dalla deep house alla progressive sino ad arrivare alla tech house e all’electro.
E ora le Bad Butterflies si preparano ad iniziare un tour nei locali più cool d’Italia: il debutto sarà a Sanremo il 19 febbraio, proprio in occasione del Festival della canzone italiana, nel famoso Victory Morgana Bay.