Ci sentiamo un po’ boomer ma vogliamo sempre fare meglio no? Ecco i BTS sono quello che possiamo definire un fenomeno, il femomeno K-pop più importante degli ultimi anni e sì si tratta di uno dei gruppi musicali più famosi in tutto il mondo (anche se noi non li conosciamo).
BTS sta per Bangtan Boys e sono formati da sette ragazzi sud coreani che noi facciamo fatica a distinguere ma che invece avrebbero delle personalità molto forti e differenti. Abbiamo RM, Jin, Suga, J-Hope, Jimin, V e Jungkook.
Il gruppo si è formato del 2013 ma da allora ne hanno venduti di dischi, Wikipedia ad esempio riporta che sono stati venduti solo in Corea oltre 20,3 milioni di dischi fisici dal debutto alla fine di marzo 2020. Non male no?
LE CANZONI CHE CI SONO PIACIUTE DI PIU’ A SETTEMBRE
Ultima news che li riguarda la collaborazione con i Coldplay, è da poco uscito un brano, My Universe, che anticipa l’uscita dell’album del gruppo americano di metà ottobre. Una collaborazione interessante oltre che un’operazione commerciale e unire due pubblici che molto probabilmente non si conoscono reciprocamente.
Di recente i BTS hanno avuto un gran bel da fare, sono stati invitati a partecipare alla 76ª assemblea generale delle Nazioni Unite e hanno fatto le veci del presidente sudcoreano Moon Jae-in in una serie di incontri negli Stati Uniti. Dunque sono molto influenti non solo in campo musicale, i ragazzi di Seoul infatti sanno bene come si fa catalizzando l’attenzione di milioni di persone (non per forza solo giovani) detengono il maggior numero di interazioni su Twitter e tanti Guinnes dei primati.
Sono il fenomeno pop più impressionante degli ultimi anni dice James Corden su Rolling Stone «non fanno parte del sistema, loro sono il sistema». Il loro segreto è l’immagine molto curata che dice addio (finalmente) all’uomo macho che non deve chiedere mai con make-up colorati, smalti, rossetti, capelli blu, fucsia, viola. Insomma, l’immagine è molto importante ma si svincola da quella predominante fatta di muscoli e tatuaggi ma diventa altro, e si abbina ad un racconto molto convincente fatto anche con i video musicali che sono una parte fondamentale della comunicazione del gruppo.
Siamo a 50 milioni di follower solo su Instagram e alle prese con una nuova versione di boy band che dobbiamo imparare a conoscere. Chi capisce il coreano racconta di testi che parlando dell’adolescenza, delle esperienze personali di ogni membro del gruppo, di empatia verso le diversità e di sofferenze che hanno a che fare con la crescita e i cambiamenti della vita ma nei testi sono presenti anche critiche alla società sud-coreana. Insomma, c’è molta acqua sul fuoco e non vediamo l’ora di scoprire cos’altro bolle in pentola…
MaZ