«Caro Signor Rossellini, se ha bisogno di un’attrice svedese che parla inglese molto bene, che non ha dimenticato il suo tedesco, non si fa quasi capire in francese, e in italiano sa dire solo “Ti amo”, sono pronta a venire in Italia per lavorare con lei… ». Ingrid Bergman e Roberto Rossellini si incontrarono pochi mesi dopo, a cavallo tra il ’48 e il ’49, e la parte di Karin in Stromboli, le cui riprese sarebbero iniziate in primavera e avrebbero dovuto sancire la consacrazione del legame (non solo artistico) tra il regista neorealista e Anna Magnani, come d’incanto passò alla diva svedese, già Oscar quattro anni prima per Angoscia di George Cukor e osannata in tutto il mondo per l’interpretazione di Ilsa Lund in Casablanca ad inizio decennio, ed è proprio sull’isola eoliana che i due vissero il più bel periodo della loro vita.

Ed è proprio l’Ingrid spensierata e serena di metà Anni ’50, gli anni vissuti al fianco del regista romano, che il Festival di Cannes ha voluto ritrarre, nel centenario della sua nascita, nella locandina ufficiale dell’edizione 2015, che si terrà dal 13 al 24 maggio, definendola “icona moderna, donna libera e attrice audace”. All’interno della manifestazione, l’omaggio comprenderà anche un documentario inedito, In her own words, di Stig Björkman, già autore di diverse retrospettive su Lars von Trier e Woody Allen.

(GUARDA I LOOK DELL’EDIZIONE 2014. COSÌ, TANTO PER ENTRARE IN CLIMA CROISETTE)

Inserita dall’American Film Institute al quarto posto tra le più grandi star della storia del cinema, preceduta solo da Katharine Hepburn, Bette Davis e Audrey Hepburn, l’attrice svedese “è stata allo stesso tempo star di Hollywood e protagonista del neorealismo, capace di cambiare ruoli e paesi adottivi secondo le sue passioni, senza mai perdere grazia e semplicità” come viene descritta dagli organi direttivi della kermesse francesce che soltano l’anno scorso avevano deciso di dedicare l’edizione al nostro Marcello Mastroianni.

Jacopo MARCHESANO