Carolina Kostner, la regina del pattinaggio

Con il successo nell’ISU Grand Prix Cup of China a Shanghai nello scorso weekend, Carolina Kostner ha posto un’altro sigillo su un 2011 più che positivo, che l’ha vista sempre salire sul podio nelle gare a cui ha partecipato ed è diventata la prima pattinatrice a qualificarsi al Grand Prix Final 2011/2012.

E’ una carriera ancora giovane ma già costellata di successi quella della 24enne altoatesina, nata a Bolzano l’8 febbraio 1987. Cugina della sciatrice Isolde e fidanzata da qualche anno con il campione olimpico della 50 km di marcia Alex Schwazer, ha iniziato a pattinare alla tenera età di 4 anni.

A 14 è costretta ad emigrare in Germania, a Oberstdorf, per allenarsi. Nella stagione 2002/2003 fa il suo debutto da senior sfiorando subito il podio ai Campionati Europei, chiusi al 4° posto, e vincendo il primo dei suoi sei titoli italiani. A 18 anni vince la sua prima medaglia ai Mondiali, conquistando il bronzo a Mosca. Sempre nel 2005, viene scelta dal CONI come portabandiera dell’Italia in occasione della cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino 2006, manifestazione in cui tuttavia delude le aspettative.

Penalizzata da un paio di cadute chiude con un modesto nono posto. Si consola vincendo la sua prima medaglia europea, un bronzo, e confermandosi campionessa italiana. Nel 2007 arriva anche il primo dei tre ori continentali, mentre l’anno successivo ottiene il massimo risultato ai mondiali conquistando la medaglia d’argento dopo aver chiuso al primo posto il programma corto e al terzo il programma libero.

Pochi alti e troppi bassi caratterizzano le due stagioni successive, dove alterna qualche buon risultato come l’oro europeo di Tallinn nel 2009 ad altri disastrosi come il 12° posto ai Mondiali, sempre nel 2009, e il 16° alle Olimpiadi di Vancouver 2010, cadendo diverse volte nel programma libero. Segnali di ripresa arrivano nella stagione 2010/2011, con la vittoria nell’NHK Trophy, il bronzo nello Skate America e l’argento nelle finali del Grand Prix.

Anche nei grandi appuntamenti non sfigura affatto: argento agli Europei di Berna, bronzoai Mondiali di Mosca, dopo una fantastica rimonta nel programma libero, dove ottiene il suo personal best rimediando così al sesto posto parziale dopo il programma corto.