Marzo pazzerello, se vedi il sole prendi l’ombrello. Sta per concludersi il mese di marzo e solo oggi ci siamo ricordati che nel mondo questo mese si celebra proprio il para pioggia.
Gli ombrelli esistevano già dagli antichi Egizi, Babilonesi e Cinesi ma non erano nati per proteggere dalla pioggia quanto dal sole. Nell’Ottocento il parasole è entrato nella storia della moda: fu, insieme al cappello e alla borsa, il primo segno di emancipazione in quanto accessorio legato alla vita all’aperto, non domestica, della donna. Il primo parapioggia è comparso invece in epoca romana, per poi scomparire e tornare, in Italia, alla fine del Cinquecento.
Uno dei modi migliori per festeggiare il mese dell’ombrello è comprarne uno. Anche se in questo momento non si può andare nel proprio negozio di riferimento, online se ne trovano davvero di ogni genere e per ogni tipo di tasca.
Gli ombrelli sono stati e sono spesso se non protagonisti, gloriose comparse al cinema: che film sarebbe ad esempio Mary Poppins se non arrivasse giù dal cielo appesa al suo inseparabile ombrello nero?
Come non ricordare Singing in the rain, il musical del 1952 co nGene Kelly e Debbie Reynolds? Gli ombrelli sono ancora più ricordati rispetto ai protagonisti.
Infine, anche grazie alla’iuto di Francesco Castelnuovo, volto noto di Sky oltre che uno dei maggiori esperti di cinema in Italia, ci fa piacere ricordare Les Parapluies de Cherbourg.
Il film francese del 1964 ha segnato l’affermazione di Catherine Deneuve, protagonista accanto a Nino Castelnuovo, e ha vinto il premio come miglior film al diciassettesimo Festival di Cannes.
Un film in cui protagonisti sono la nostalgia, i colori pastello accesi e, naturalmente gli ombrelli che accompagnano i protagonisti.
E ancora parlando di ombrelli come possiamo dimenticare quelli neri, rigorosamente neri di Renoir e quelli gialli di una delle migliori installazioni di Christo (Umbrellas) ?
E infine possiamo forse dimenticare uno dei pezzi più famosi di RIhanna, Umbrella?
Now that it’s raining more than ever
Know that we’ll still have each other
You can stand under my umbrella
You can stand under my umbrella, ella, ella, eh, eh, eh
Under my umbrella, ella, ella, eh, eh, eh
Under my umbrella, ella, ella, eh, eh, eh
Under my umbrella, ella, ella, eh, eh, eh, eh, eh, eh
let’s celebrate!
Silvia GALLI