Non è più una sensazione, ma una certezza. Il Natale ormai comincia a farsi sentire nell’aria a partire da quando rientriamo dalle ferie estive, quando si ha già l’impressione che la festività, forse la più attesa dell’anno, sia già dietro l’angolo. E, se è vero che con settembre si rientra in un periodo scolastico e lavorativo talmente intenso che pare davvero che il tempo voli, è pur vero che ad annunciare l’imminente arrivo della festività contribuiscono enormemente i commercianti che espongono panettoni, allestiscono con lucine, cominciano a rendere il rosso protagonista. La conseguenza è quella che la gente inizia a comprare addobbi e regali per i propri cari in largo anticipo rispetto al dovuto. Questo “insinuarsi del Natale“, con tutto ciò che comporta, viene perfettamente sintetizzato dall’espressione anglosassone Christmas creep.

Christmas creep: di che cosa si tratta?

Allungamento graduale della stagione natalizia, con esposizione sempre più precoce di luci, corone e alberi decorati, la pubblicità insistente di vendite per le festività per il profitto consumistico e il suono familiare di canzoni che tutti conoscono ma che non si dovrebbero sentire in luoghi pubblici prima del mese di ottobre“, così viene definita l’espressione Christmas Creep sul dizionario Merriam-Webster. Il motivo di questa anticipazione del periodo natalizio che nel corso degli anni è risalita sempre più indietro fino a farci quasi sentire già odore di panettone sotto l’ombrellone, è di facile intuizione. Da un lato serve a sgravare negozianti e commercianti dalle grandi fatiche tipiche della vigilia di Natale. Dall’altro lato serve a risollevare il bilancio in tempi non felicissimi, proprio perché, considerato l’amore incondizionato che tanti hanno per il Natale, l’atmosfera natalizia invoglia molto all’acquisto.

Un tempo distorto

E benché ormai tutti ci rendiamo conto e sentiamo come una nota stonata l’arrivo del pandoro insieme alle zucche di Halloween, benché ci si renda conto di quanto strano sia comprare regali di Natale quando ancora non ci sono 20 gradi, in molti trovandosi davanti all’occasione di acquistare un regalo, magari ad un prezzo scontato, approfittano dell’occasione, continuando ad incentivare il Christmas Creep. Del resto anche un noto jingle pubblicitario natalizio, in tempi non sospetti quando ancora l’atmosfera natalizia per arrivare attendeva almeno la fine della festività di Ognissanti, recitava che “Il Natale quando arriva, arriva“. Solo che, a prescindere dalle motivazioni commerciali, più o meno accettabili e comprensibili, la verità è che il Christmas creep ci sta facendo perdere la bellezza di uno dei momenti più magici dell’anno che calato in questo tempo distorto sembra diventare più scontato e banale di quanto non lo fosse un tempo.

P.P.

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