Una ottima annata? Quale? Il 1966 e, no, non stiamo parlando di vini, ma di persone, nello specifico di uomini, di uomini che, proprio come il vino, invecchiando migliorano.
Attorno a noi ci sono fior di cinquantenni a cui la cosiddetta mezza età ha fatto un gran bene. Beh, non è proprio facilissimo trovarli in metropolitana o all’ufficio postale, ma tra i nati nel 1966 si possono davvero trovare perle rare. Iniziamo con gli esempi? Non c’è problema, ne abbiamo per tutti i gusti a partire dal Dottor Stranamore, al secolo Patrick Dempsey, gli occhi blu del Seattle Grace infatti compiono 50 primavere, ma certo non le dimostrano. Basti pensare che in poche ore è diventata virale una foto pubblicata dal suo fan club italiano con la didascalia “Lui ha 50 anni ma è molto più figo della maggior parte dei ventenni“. Come non convenire?
Poi Kiefer Sutherland, Adam Saddler, John Kusiak, Matthew Fox, Vincent Cassel e Dylan… il sogno di tutte le teen agers anni 90. Per le più giovani, o per quelle poche che l’avessero scordato Dylan risponde al nome di Luke Perry il bad boy del telefilm per adolescenti Beverly Hills 90210.
Nonostante fosse il bello e maledetto della serie, i registi lo acclamassero e fosse destinato a una folgorante carriera, Luke Perry è stato una meteora del cinema e della televisione. Qualche lavoro a teatro, una buona carriera nel doppiaggio, sporadiche comparsate in sit com come Will &Grace e un cameo nel film Il Quinto Elemento, eppure nonostante la carriera in sordina, da un sondaggio su emittenti americane risulta che per il 96% delle donne intervistate Luke Mc kay è il più fascinoso degli anni 90.
E in Italia? Beh nemmeno noi possiamo lamentarci e, se per Enrico Brignano possiamo tessere le lodi di attore più che di sex symbol, altrettanto non possiamo dire di Jovanotti dell’attore Alessio Boni e nemmeno del manager Matteo Marzotto.
È o non è un’ottima annata il 1966?
Silvia GALLI