C’è un nuovo trend che sta conquistando le serate, e non si tratta di un rivoluzionario workout o di una dieta miracolosa. Parliamo del co-viewing, ovvero il trend di condividere la visione di film e serie TV in compagnia, sia in presenza fisica che virtuale. Forse abbiamo iniziato a farlo in pandemia ma sembra effettivamente essere un’abitudine di molti. Questo fenomeno sta ridefinendo il modo in cui viviamo lo schermo, trasformando un’attività che tradizionalmente era solitaria in un’esperienza di connessione. E diciamolo: in un’epoca dove le nostre interazioni sono spesso digitali e fugaci, il co-viewing sembra un ritorno gradito a qualcosa di più intimo e autentico.
Cosa si intende per co-viewing?
In parole povere, il co-viewing è l’abitudine di guardare insieme film o serie TV, che sia con amici, familiari o anche sconosciuti, tramite piattaforme digitali. Piattaforme come Netflix, Prime Video e Disney+ hanno addirittura integrato funzioni come la “watch party“, che permettono di sincronizzare la visione con persone lontane e di chattare in tempo reale, commentando ogni colpo di scena o battuta.
Pensate alla scena in Pulp Fiction dove Vincent e Mia si trovano a ballare. È un momento che avrebbe avuto la stessa potenza se fosse stato vissuto da soli? Probabilmente no. Ecco perché il co-viewing è così popolare: offre la possibilità di amplificare le emozioni, di ridere, piangere o urlare insieme agli altri. In compagnia, anche i film più semplici possono trasformarsi in un’esperienza che rimane nel cuore.
La gioia della condivisione
Questo trend non è solo una moda, ma risponde a un bisogno umano primordiale: la condivisione delle esperienze. Guardare un film o una serie TV non è più solo un momento di evasione personale, ma diventa un’occasione per creare legami. Ricordiamo, per esempio, il piacere di ritrovarci a commentare le nostre scene preferite a scuola o in ufficio. Adesso, quel piacere è a portata di click.
E qui entra in gioco la magia del co-viewing virtuale: puoi essere a chilometri di distanza, ma sentirti vicino grazie a una chat o a una videochiamata. Il film diventa il pretesto per stare insieme, per commentare il look improbabile di un personaggio, o per fare ipotesi strampalate su chi sarà l’assassino.
Perché piace tanto?
Il co-viewing unisce il meglio di due mondi: l’intimità di una serata in solitaria sul divano e la socialità di una serata al cinema con amici. È un’esperienza ibrida che si adatta perfettamente ai tempi moderni, dove spesso siamo distanti fisicamente, ma desideriamo comunque condividere momenti significativi.
Inoltre, offre una possibilità interessante di mixare gusti e generi diversi: il co-viewing può essere una scusa per scoprire nuovi film o serie consigliati dagli amici. È un po’ come un club del libro, ma per serie TV o film. Non solo intrattenimento, quindi, ma anche scambio culturale. E chi lo sa? Magari un’amica appassionata di dramma giapponese vi farà innamorare di quel cinema che non avevate mai considerato prima.
Un esempio da non perdere
Per le più scettiche, provate a pensare all’iconico film La La Land: la danza tra Sebastian e Mia sotto le stelle sarebbe altrettanto affascinante senza qualcuno accanto con cui sospirare o fare battute sarcastiche? Il co-viewing funziona proprio così: unisce gli sguardi e i pensieri, trasformando ogni film in un’esperienza collettiva. Non si può eguagliare la magia del cinema e della sala ma è un ‘sostituto’ economico e decisamente comodo.
Se vi sentite nostalgiche della connessione umana ma amate anche il vostro divano, il co-viewing è esattamente ciò che fa per voi.
I vantaggi psicologici del co-viewing
Il co-viewing, però, non è solo divertimento. Ha un impatto positivo anche sulla nostra salute mentale. Guardare insieme una serie o un film permette di creare un ambiente accogliente, dove si ride insieme, si discute e si rafforza il senso di appartenenza. È anche un antidoto alla solitudine, una vera e propria medicina per chi magari vive da solo o sente la mancanza di un contatto con gli altri. E in un mondo dove la tecnologia sembra talvolta isolarci, il co-viewing ci ricorda che l’umanità risiede nella condivisione, anche se mediata da uno schermo.
In definitiva, il co-viewing non è solo una tendenza passeggera, ma una risposta contemporanea al desiderio intramontabile di stare insieme, anche quando le distanze sembrano insuperabili. È l’opportunità di fare una pausa, rilassarsi e ritrovare, attraverso un film o una serie, il piacere semplice e antico della condivisione. Magari con un calice di vino in mano e il telefono sempre pronto per il commento di gruppo.
Perché in fondo, come ci ha insegnato Jane Austen, “nessun piacere è paragonabile a quello di guardare insieme un buon film con amici fidati” (ok, forse non è proprio una citazione sua, ma l’idea è quella!).
MaZ