“C’è sempre qualche vecchia signora che affronta i bambini facendo delle smorfie da far paura e dicendo delle stupidaggini con un linguaggio informale pieno di ciccì e di coccò e di piciupaciù. Di solito i bambini guardano con molta severità queste persone che sono invecchiate invano; non capiscono cosa vogliono e tornano ai loro giochi, giochi semplici e molto seri” Bruno Munari diceva che giocare è una cosa molto seria, come si fa a far divertire i più piccoli senza scadere nel “ciccì, coccò e piciupaciù”?
Virginia: Per me esistono due modi per far divertire i più piccoli: lasciarli liberi di interpretare lo spazio e immaginare i giochi oppure insegnando loro qualcosa di nuovo e divertente. Nel primo caso è sufficiente dare dei piccoli stimoli e loro ci costruiranno attorno il vero divertimento, l’esempio più semplice è il pallone da calcio: datelo ad un gruppo di bambini e dopo poco per loro sarà come essere a San Siro. Inutile poi dire quanto i più piccoli siano affascinati dal nuovo, da ciò che non conoscono, ed è proprio in questo limbo di curiosità e divertimento che prende vita una festa eccezionale.
Laura: I bambini sono persone semplici, con una coscienza pulita e una grande intelligenza, sono molto attenti e spesso l’errore è quello di considerarli ancora troppo piccoli per capire, quindi ci si rivolge a loro nel modo sbagliato. Mio figlio ha due mesi e io gli racconto tutto, gli parlo della mia vita, del cielo, della musica, dei miei sentimenti per lui…. e vi assicuro che reagisce alle mie parole con sorrisi o smorfie. La vocina con cui si parla alcune volte ai bambini ho riscontrato che è nella natura femminile e ammetto che alcune volte succede anche a me, ma penso si tratti di un atteggiamento involontario e inevitabile. I bambini si divertono con poco, basta farli sognare ed è molto facile perché hanno un’immaginazione sconfinata, non importa se ricorreremo a bugie… in fin dei conti credere a Babbo Natale è una delle cose più sane al mondo!
Data la vostra esperienza a Party Planners, ad una mamma che vuole organizzare un party cosa suggerireste di evitare assolutamente? Quali sono invece le cose di cui bisogna sempre tenere conto per far si che il party abbia successo? Magari qualche consiglio low cost…
Virginia: Suggerirei di evitare un errore tipico che fanno i genitori: sovrapporre i propri desideri a quelli dei bambini. Una cosa invece che non manca mai nei miei party sono dei piccoli travestimenti: basta una mascherina, un pezzo di stoffa che simuli un mantello o un semplice cerchietto che con qualche modifica diventa una coroncina… i bambini sentiranno di appartenere ad un mondo fantastico e il colpo d’occhio per le mamme sarà davvero scenografico.
Laura: Normalmente i bambini alle feste fanno due cose: giocano e mangiano. Quindi non dimenticatevi questi due aspetti e sarete salve! Il buffet, se presentato con personalizzazioni a tema, sarà più divertente e posso assicurarvi che riuscirete a far mangiare ai vostri figli anche le cose “sane” che magari prediligono meno come frutta o verdura. Ad esempio una caprese che pare un funghetto o delle crepes di verdure e formaggio fatte a forma di sacchetto western potrebbero ingolosire più di un pacchetto di patatine. Giocare con il cibo è importante ma altrettanto fondamentale è l’intrattenimento, ci sono professionisti che si occupano di questo e così anche voi mamme potrete rilassarvi e godervi un pomeriggio con le amiche.
Laura, data la tua esperienza di Stylist hai sfruttato il tuo gusto estetico per rendere i tuoi buffet bellissimi oltre che buoni da mangiare. Com’è passare dal mondo della moda in cui il cibo non è proprio il protagonista, al mondo dei piccoli che invece dei dolci sono ghiotti? Sono due mondi così opposti?
Io sono stata il giusto compromesso… una stylist molto golosa! Il passaggio non è stato complicato, il mondo dei dolci fa parte della mia vita da sempre, i miei genitori sono pasticceri, come mio nonno prima di loro. Inoltre ho una spiccata fantasia, quindi il linguaggio dei bambini per me è semplice. La moda, oltre a essere stata una bellissima esperienza, mi ha aiutata ad esplodere e guidare il mio gusto estetico, che sfrutto anche nel lavoro di Party planners.
Virginia, Make it perfect, oltre che il nome del tuo blog sembra essere il tuo motto è vero che in questo lavoro i dettagli sono tutto? Cosa c’è di diverso tra adulti e bambini?
La bellezza del tutto viene a partire dai più piccoli dettagli e Il mio lavoro è basato proprio su questa convinzione. La cura artigianale e quasi maniacale dei particolari credo che rappresenti il vero valore aggiunto del mio lavoro, e io non posso farne a meno. Studio i materiali, preparo le grafiche e costruisco gli allestimenti, tutto coordinato con il tema scelto, tutto pensato perché per me niente in una festa deve essere lasciato al caso.
Martina ZANGHI’
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