Dicono che il mestiere più difficile al mondo sia quello della mamma. Già. Anche perché come se non bastasse la responsabilità inenarrabile di avere tra le mani una piccola vita da accudire, da proteggere, a cui insegnare ciò che è giusto e sbagliato. Come se non bastasse, dicevamo, ci pensano loro, gli altri, a instillare il dubbio e a fare sentire sempre inadeguati, con consigli non richiesti, con taciti giudizi e con inutili paragoni.

Ma quali sono, nello specifico, le frasi da non dire mai ad una mamma? Quelle che fanno perdere le staffe, quelle che riescono più di ogni altre a farle sentire incapaci e inadatte a questo importantissimo ruolo? Di seguito le dieci più frequenti e insieme odiose.

1. “Quando farai il prossimo figlio?“. E tu che pensavi di esseri messa al riparo dagli ossessionati dell’orologio biologico, facendo il primo. Questi argomenti, così come in generale chiedere ad una donna perché non fa un figlio, sono argomenti delicatissimi, sono veri e propri campi minati. Perché nessuno può sapere cosa accade dentro ad una coppia. Se magari sta provando a concepire e non riesce. O se ci sono problemi di carattere economico sui quali confrontarsi.

2. “Il latte artificiale? Così non va bene. I bimbi vanno allattati al seno. Solo in questo modo potranno sviluppare gli anticorpi necessari”. E se magari la mamma in questione non ha proprio potuto allattare? È necessario davvero ferirla in questo modo?

3. “Il tuo bambino è magrissimo. Perché non lo fai mangiare a sufficienza?”. I bambini scelgono e decidono. Ci sono bimbi di grande appetiti e bimbi di appetiti più piccoli. Quello di cui potrete stare sicuri è che un bambino non si lascerà mai morire di fame, e che la mamma farà sempre tutto il necessario per nutrirlo.

4. “Ma non cammina ancora?“. Ogni bambino ha le sue tempistiche. È sciocco mettere in ansia la mamma per una cosa che avverrà naturalmente, secondo i tempi del bimbo.

5. “Mio figlio all’età del tuo parlava già. Sei sicura che non abbia problemi?”. Leggi sopra.

6. “Ma sei di nuovo incinta?“. Dato che non tutte siamo Kate Middleton (e per fortuna non abbiamo nemmeno i suoi doveri istituzionali), ciascuna avrà i suoi tempi per rimettersi in forma. Per cui se notate rotolini nella zona addominale, magari è solo un regalo della precedente gravidanza. Siate rispettosi.

7. “Tranquilla, riuscirai a tornare in forma“. E magari tu, proprio quel giorno in forma ti ci sentivi perché salendo sulla bilancia ti eri accorta di avere perso due kg.

8. “Hai veramente bisogno di lavorare?“. Ma… in che senso? Non si lavora solo per bisogno economico. Si lavora per sentirsi realizzate, perché fa parte di noi, del nostro pregresso, perché non sempre siamo state mamme e perché non vogliamo essere solo mamme.

9. “Perché hai fatto un figlio se poi è una tata a crescerlo?“. Ma davvero? Per cui affidare il proprio bimbo alle cure di nonni o tate, mentre noi siamo al lavoro, significa non crescere il proprio figlio? Significa togliersi la responsabilità nei suoi confronti?.

10. “Ma sei sicura di essere abbastanza presente per tuo figlio?“. Che sia più importante la qualità e non la quantità del tempo trascorso insieme a loro ve l’ha mai detto qualcuno? Beh, ci pensiamo noi. E poi i bambini hanno anche bisogno dei loro spazi.

 

Pinella PETRONIO