Dall’America dopo la Coca Cola, il Colgate e i jeans abbiamo importato e continuiamo ad importare davvero tanto, a volte forse persino troppo.
Quello che ci caratterizza ultimamente, soprattutto in certi ambienti, è il linguaggio... anglofono ed anglofilo che, se in certi momenti ci viene in aiuto, in certi altri è terrificante. Le riunioni sono diventate meeting, le telefonate, “call”, solo per indicare due dei modi di dire che sicuramente tutti abbiamo sentito e, talvolta sopportato.
Anche per quanto riguarda le relazioni, l’America ci ha influenzato e non poco. Si parlava di fidanzamento, ora si è, soprattutto sui social “engaged” ( nonostante il fidanzamento sia tra due persone di Agrate Brianza e le nozze si svolgano nel comune lì vicino)
Da qualche anno il fidanzamento è rimasto appannaggio di una striminzita elite e i più alla moda – anzi sarebbe il caso, a questo punto di dire trendy- hanno “l’amico – o gli amici- di letto”. Troppo crudo, volgare, detestabile? Non c’è problema, anche in questo caso ci viene in soccorso l’inglese e si parla di “friends with benefits” come l’omonimo film. Per dovere di cronaca occorre precisare che non tutti gli amici di letto sono Justin Timberlake o Mila Kunis, spiace, ma spesso sono altri i paragoni più calzanti.
Bene, è venuto il momento di rivelare che anche i “friends with benefits” sono un caro ricordo. Oggi si è in una “situationship” vi sembra folle? Anche a noi, ma vediamo di capire esattamente di che si tratta.
Una situationship è una relazione che non è stata definita. Quindi può comprendere tutte le situazioni allegre, divertenti, emozionanti, ma anche, spesso, frustranti, che precedono l’inizio di una relazione stabile. Considerando il fatto che tutte queste definizioni sono ironicamente utilizzate per definire relazioni che altrimenti sarebbero prive di etichette … A cosa serve dare un nome?
A volte, avere relazioni indefinite può essere interessante, divertente, sessualmente soddisfacente, persino liberatorio.E’ una situazione che “dà il tempo di conoscere qualcuno senza sentirsi sotto pressione per prendere una decisione”, dicono i sociologi ; Il problema è che, il più delle volte, almeno uno dei due partner è a caccia di sentimenti .
Non nascondiamoci dietro un dito, di solito in una relazione eterosessuale siamo noi donne che dietro una facciata di manifesta libertà e post femminismo siamo alla ricerca del principe azzurro, di solito sul cavallo bianco, meglio se alla guida di una Aston Martin.
Ogni volta che si scatenano le emozioni, essere in una relazione così indefinita e nebulosa è come avere per le mani la classica bomba ad orologeria: le donne iniziano a sentirsi respinte perché il partner o presunto tale non le vuole completamente.
Insomma se con i friends wirh benefits -definizione oggettivamente più raffinata rispetto a quella italiana- le cose erano chiare e definite, in una situationship tutto è avvolto da una cortina di nebbia che non sempre è destinata a diradarsi.
Ma quali sono i segnali che indicano essere in una “situationship”?
Silvia GALLI