E’ vero, si è appena concluso il primo week end del Coachella Festival, con tanto di effetti speciali, musica, arte e beauty look, ma ieri è stata soprattutto Pasqua e se le nostre tavole sono ormai state ripulite, i decori deposti, mentre ci prepariamo alla classica gita fuori porta, vale la pena di dare un’occhiata a quello che è successo ieri a New York City.
I nostri occhi a Manhattan, quelli di Raffaella Cardinali, fotografa per passione e innamorata della città in cui vive con un gusto eccezionale ci hanno portato in giro per la Easter Parade, una parata in costume che serpeggia tradizionalmente il giorno di Pasqua attorno alla Cattedrale di San Patrizio e percorre la famosa Fifth Ave dalla 49th alla 57th strada.
Una parata sembra quasi una manifestazione anacronistica e, in effetti per certi versi lo è, ma lo sappiamo gli americani adorano questo tipo di manifestazione e, guardando le immagini nella nostra gallery possiamo certamente capirli.
Ma vediamo di capirne di più: la parata: nasce attorno al 1870 per festeggiare la primavera ed è una processione dei residenti della Fifth avenue, che si ritrovavano dopo la Messa. Le chiese erano tradizionalmente adornate di fiori e coloro che andavano a messa ad un certo punto iniziarono ad incorporare decorazioni floreali nei propri abiti.
Questa pratica si crebbe e si arricchì: i commercianti e le modiste iniziarono a pubblicizzare prodotti adatti all’occasione.
Nacquero le prime pubblicità a ricordare e a promuovere l’evento e la moda seguì sin da subito e molto da vicino quello che viene creato e che in brevissimo tempo diventa un trend per la Primavera.
Dopo Natale, la parata di Pasqua diviene l’evento più importante nel campo delle vendite al dettaglio di moda ed accessori.
Negli anni attorno alla Seconda Guerra Mondiale, come prevedibile, la parata perse un po’ della sua allure, alcuni si lamentarono di uno sfoggio di ricchezza e bellezza che andava contro i valori americani di semplicità e frugalità. Altri pensarono che questo evento fosse diventato un riflesso del fatto che una persona era considerata solo per quello che riusciva a comperarsi e ad indossare…. Naturalmente oggi non è più così e chi partecipa si diverte a preparare il costume ancor più, quasi, che a partecipare!
Vi abbiamo incuriositi?
Date uno sguardo alla nostra gallery e aiutateci a scegliere il costume migliore
Silvia GALLI
photo courtesy Raffaella Cardinali (on Instagram raffac66 )