Siamo sempre affascianti dagli astri, da tutto quello che succede ‘sopra di noi’ sia spiritualmente che letteralmente. Gli astronomi, gli astrologi, gli osservatori del cielo, o anche semplici appassionati di stelle e pianeti hanno bene a mente la data di oggi, l’8 aprile 2024 che è l’evento dell’anno, si verifica infatti l‘eclissi totale di sole. Ecco l’analisi e il racconto della giornalista del New Yorker Rivka Galchen.
Oggi la luna inizierà a oscurarsi parzialmente fino ad oscurare completamente il sole. L’eclissi totale sarà visibile solo per coloro che sono situati in una fascia specifica del pianeta, chiamata the path of totality che potremmo tradurre come il sentiero della totalità.Va dallo stato di Sinaloa in Messico fino a Terranova in Canada. Qui da noi in Italia non avremo questa occasione, non è visibile dall’Europa. Al centro del percorso, l’eclissi si protrarrà per quasi quattro minuti e mezzo, mentre ai margini durerà solo un battito di ciglia.
Eclissi dell’8 aprile 2024: da dove è visibile
Qui sulla terra, prosegue Galchen, l’atmosfera durante le eclissi totali spesso ricorda quella di un festival musicale tipo il Coachella, il Lollapalooza per intenderci. Luoghi poco conosciuti lungo il “sentiero della totalità”, come Radar Base in Texas, e Perryville, nel Missouri, si sono preparati ad accogliere una bella quantità di appassionati, molti di loro attendono da anni, li accoglieranno con tutto ciò che serve: sedie a sdraio, gruppi musicali, furgoncini di cibo, venditori di spille commemorative e bagni chimici per i bisogni impellenti degli avventori con la testa in su.
Chi cercherà la solitudine durante l’eclissi potrebbe però imbattersi in non pochi problemi: il governo locale di Mars Hill, nel Maine, sta ricordando alle persone che i sentieri sul Monte Katahdin sono chiusi, perché è il periodo delle piogge e quindi sono dei posti pericolosi da percorrere, soprattutto se si è inesperti.
Prendere parte a questi eventi così rari ha una lunga tradizione. Il 28 maggio del 585 a.C., secondo Erodoto, un’eclissi portò Medi e Lidii, dopo più di cinque anni di guerra, a diventare “alike anxious” per trovare la pace. Più di cento anni prima, la nobiltà assira della Mesopotamia si proteggeva dal cattivo presagio delle eclissi solari e da altri segni celesti percepiti come minacciosi sostituendo re e regine per quel giorno considerato funesto. Alla fine, i sostituti venivano comunque uccisi, anche se in un’occasione, quando il vero re morì, il sostituto che era un semplice giardiniere, regnò invece per decenni. Più di recente, in un’eclissi del 29 maggio 1919 si sono effettuate delle particolari misurazioni che hanno verificato l’efficacia della teoria della relatività di Einstein.
Eclissi totale: ogni quanto si verifica
Ogni punto sulla Terra assiste a un’eclissi solare totale circa una volta ogni trecentosettantacinque anni, in media, ma in qualche punto del pianeta si verifica un’eclissi solare totale circa una volta ogni diciotto mesi. Nell’essere “Un’eclissi parziale ha un rapporto con una totale, simile a quello di baciare un uomo con quello di sposarlo, o volare in aereo o precipitare fuori dall’aereo“, scrive. “Anche se un’esperienza precede l’altra, non ti prepara in alcun modo.” Durante un’eclissi parziale, si mettono gli occhiali di carta 3D come quelli che si usano al cinema e si vede il contorno della luna ridurre il suo rivale, il sole sempre di più fino a lasciarne solo un profilo sottile. È una cosa interessante da vedere che ci suggerisce anche la vulnerabilità umana, la luce diventa così strana, si percepisce la realtà del mondo al di là del nostro pianeta, sembra proprio ovvio, come direbbero i Bluvertigo ‘che esistano altre forme di vita‘.
“Anche quando la luna blocca il novantanove per cento del sole, è comunque giorno. Quando la luna oscura tutto il sole, le aspettative quotidiane collassano: la temperatura scende rapidamente, i colori delle ombre diventano opachi, il giorno si trasforma in buio, le stelle appaiono improvvisamente, gli uccelli smettono di cinguettare, le api tornano al loro alveare, gli ippopotami escono per il loro pascolo notturno, e gli esseri umani urlano o si nascondono o studiano o pregano o fanno misurazioni fino a quando, secondi o minuti dopo, la luce solare, e il mondo familiare, ritornano al loro posto, bruscamente“.
Come ci possono influenzare i fenomeni come le eclissi
Il fisico Frank Close vide un’eclissi parziale in una giornata luminosa a Peterborough, in Inghilterra, nel giugno 1954, all’età di otto anni. L’insegnante di scienze di Close, usando palline da cricket e da calcio per rappresentare la luna e il sole, spiegò le ombre proiettate dalla luna; Close attribuisce la sua dedizione alla scienza proprio a questa esperienza. L’insegnante disse anche alla classe che tra quarantacinque anni nel futuro, ci sarebbe stata un’eclissi totale visibile dall’Inghilterra, e Close si ripromesse di vederla. Quel giorno si rivelò nuvoloso, quindi il sole oscurato dalla luna non era visibile, ma Close descrisse di aver visto qualcosa che gli sembrava una visione dell’Apocalisse, con uno “tsunami di oscurità che si precipitava verso di me… come se un mantello nero fosse stato gettato su tutto” e poi le nuvole sopra il sole si disperdevano brevemente quando la totalità stava per finire. Close ha visto da allora altre sei eclissi e ha scritto due libri su di esse, il primo un memoir di “caccia” alle eclissi (Eclipse: Journeys to the Dark Side of the Moon) e il secondo un’esposizione generale (Eclipses: What Everyone Needs to Know).
“Ho cercato di descrivere ciascuna delle eclissi che ho visto, e le descrivo, ma non è davvero descrivibile. Non c’è fenomeno naturale con cui confrontarlo“, riporta la giornalista sul New Yorker. Descrivere un’eclissi a qualcuno che non l’ha vista è come cercare di descrivere la canzone dei Beatles “Good Day Sunshine” a qualcuno che non ha mai sentito musica, ha detto. “Puoi descrivere note, frequenze di vibrazione, ma tutti sappiamo che manca l’esperienza diretta” Le eclissi totali sono anche quasi impossibili da filmare in modo significativo. Il livello di luce diminuisce, cosa che il tuo occhio può percepire, al contrario degli smartphone che non colgono questa differenza.
Il racconto dell’eclissi 2024 del New Yorker a cura di Rivka Galchen
Ogni eclissi che Close ha visto è stata unica. Su una barca nei mari del Sud, la luna sembrava più nera verdastra che nera, “a causa della luce riflessa dall’acqua”, ha detto. Nel Sahara, i milioni di kilometri di sabbia agivano come specchio, quindi era meno scuro, e Close ha spiegato che riusciva a vedere il riflesso della terra e anche le formazioni sulla superficie della luna. In un’altra eclissi, si è concentrato sull’aspetto della luce del sole così com’è veramente: bianco. “Lo pensiamo giallo, ma naturalmente è solo dispersione atmosferica, lo stesso meccanismo che rende il cielo blu“, ha detto.
Un mito indu spiega le eclissi attraverso la storia di Svabhanu, che ruba un sorso del nettare degli dei. Il Sole e la Luna lo raccontano a Vishnu, uno degli dei più potenti. Vishnu decapita Svabhanu, ma non prima che possa inghiottire il sorso di nettare. Il nettare ha reso la sua testa, ora chiamata Rahu, immortale. Come vendetta, Rahu periodicamente mangia il Sole, creando eclissi. Ma, essendo la sua gola tagliata, non può ingoiare il Sole, quindi emerge di nuovo e di nuovo. Rahu ha fatto una marachella, ovviamente, ma nelle antiche rappresentazioni appare sempre sorridente, dunque è come se lo avessero in qualche modo capito e perdonato.
Una magnifica notizia, per noi uomini del 2024 è che abbiamo ancora una volta una conferma, nonostante il galoppante complottismo, la scienza funziona. Qualcuno, usando solo le misurazioni di cui disponeva e il proprio intelletto, ha previsto ad esempio proprio questa eclissi dell’8 aprile con straordinaria precisione. L’eclissi che sorprese Medi e Lidii in guerra potrebbe non essere stata una sorpresa per tutti; si dice che sia stata prevista da Talete di Mileto vissuto tra il 640 a.C. e il 545 a.C. circa. La notizia potrebbe essere magnifica per davvero se smettessimo di fingere che questo mondo non sia in pericolo e riuscissimo nel più breve tempo possibile ad essere degli ospiti grati di questa casa, che noi chiamiamo terra, così immensa e meravigliosa. Buona eclissi, non possiamo vederla ma eccome se possiamo sentirla…
MaZ