Per chi non lo sapesse, la sindrome della figlia maggiore ha fatto esplodere TikTok con oltre 69 milioni di post. Il termine è diventato virale dopo che Kati Morton, una terapista matrimoniale e familiare autorizzata, ha pubblicato il video e ha condiviso: “La sindrome della figlia maggiore non è una diagnosi ufficiale di salute mentale. È un termine coniato per descrivere le pressioni e le responsabilità uniche che gravano sulla figlia maggiore della famiglia”. La sindrome deriva dalla teoria dell’ordine di nascita ; le figlie maggiori sono molto in sintonia con l’ambiente circostante in tenera età. Le sorelle maggiori come me sono intrinsecamente predisposte al ruolo di “terzo genitore”, in cui ci sentiamo obbligate a gestire le emozioni di chi ci circonda.
Questo porta a un’intelligenza emotiva accresciuta, oltre a un potenziale risentimento per i fratelli, che non presumono le stesse aspettative dai genitori . Secondo il video di Morton, alcune caratteristiche chiave che definiscono la EDS sono:
- Hai un intenso senso di responsabilità
- Sei una persona ambiziosa, di tipo A e molto motivata
- Ti preoccupi molto e probabilmente hai ansia
- Hai difficoltà con i comportamenti che cercano di compiacere le persone
- Hai difficoltà a stabilire e mantenere i limiti
- Provi risentimento verso i tuoi fratelli e la tua famiglia
- Hai problemi con i sensi di colpa
- Hai difficoltà nelle relazioni adulte
Quando si considerano alcune delle parole d’ordine di cui sopra, come “ansia”, “controllo” o “senso di colpa”, è facile capire perché l’EDS potrebbe rappresentare una difficoltà nel parco degli appuntamenti. Le relazioni che non funzionano generano intrinsecamente un senso di colpa e un primo appuntamento che non porta a un secondo, frutto di un errore colpevole.
3 COSE DA SMETTERE DI FARE QUANDO SI SOFFRE DELLA SINDROME DELLA FIGLIA MAGGIORE
1. Smetti di considerare gli appuntamenti come un test
Non esaururticercando di conquistare qualcuno con una performance impeccabile. (Potresti semplicemente… essere te stesso?) Ora siediti, rilassati e lascia che la connessione si evolva nel modo in cui dovrebbe.
2. Smetti di cercare di controllare il risultato
Cercare di controllare le mie dinamiche di appuntamenti, dalla gestione del flusso della conversazione alla valutazione di come la persona che abbiamo davanti ci percepisce, è stato un biglietto di sola andata per pensare troppo.
3. Smetti di accontentare tutti gli altri
Nelle relazioni, si tendono a reprimere abitualmente i propri desideri per mantenere felice il partner. Ciò ha portato a) dinamiche sbilanciate in cui non si riesce a ottenere ciò di cui si ha bisogno e b) a sentirsi costantemente poco apprezzati e risentiti.
Invece fare richieste abituali, anche se piccole, mostra come le relazioni siano costruite sul rispetto reciproco, non sull’abnegazione .
Silvia GALLI