Avere il forte desiderio di creare un’attività propria ma trovarsi davanti ad un muro di burocrazia altissimo e, quando si stava per rinunciarvi, ecco la svolta: un trasferimento all’estero che le ha spianato la strada verso ciò che da sempre sognava.
Questo è quanto successo a Maria Vittoria Catamo, catapultata da Parma a Manchester per seguire il lavoro del marito. Armi e bagagli, è partita alla volta della Gran Bretagna, con due bimbi piccoli al seguito, e invece di stare a guardare, ha deciso di passare all’azione e realizzare ciò che non era riuscita a concretizzare in patria.
Ora, Maria Vittoria ha fondato EmmeViLoves, attività che le permette di conciliare lavoro e passione, quella dei vestiti. La sua creatività può finalmente prendere il volo ed essere condivisa con chi ne apprezza lo stile, italiano ed originale.
Questa storia, a tratti simile ad una favola, ci è sembrata così interessante da incontrare Maria Vittoria per farcela raccontare di persona.
Ecco cosa ci ha risposto:
EmmeViLoves è una piacevole realtà che mescola estro italiano ed efficienza inglese. Cosa possono trovare, ed acquistare, coloro che si collegano sul sito?
Sullo shop carico mensilmente tutti i prodotti che realizzo: principalmente sono gonne (e stagionalmente anche short e culotte) per donne e bambine. Per i maschi invece ho i papillon, sia da bimbo che da uomo.
Faccio anche alcuni accessori come mutandine per neonati, fasce per capelli, accessori per borse ma sono stagionali e li produco a seconda delle stoffe che trovo. Creo il tutto utilizzando tessuti che trovo qui in Inghilterra principalmente o combinando tra loro tessuti italiani ed inglesi, questo mix mi piace molto! Ho una passione per i tessuti di Liberty London.
C’è infine una sezione personalizzazione dove il cliente può decidere il modello ed i tessuti per la realizzazione della propria gonna.
Avviene tutto online o esiste anche un negozio dove poter vedere e scegliere le sue creazioni?
Per ora tutto online, occasionalmente vendo parte delle collezioni a negozi che me lo chiedono ma non sono ordini continuativi. Facevo mercatini in passato ma per ora ho preferito continuare solamente online.
Prima di trasferirsi a Manchester aveva già provato ad aprire un’attività, quando si trovava in Italia? Quali differenze ha riscontrato?
In Italia mi ero informata per “regolarizzare” l’hobby dato che facevo solo ritenute d’acconto. L’hobbysmo non e’ regolamentato, ci sono solo scuole di pensiero ma non ci sono leggi. quindi si trattava di dover aprire una partita iva e mi sono spaventata per tutti i costi vari da sostenere ed ho preferito rallentare la produzione.
Avevo un lavoro a tempo indeterminato che mi dava tante soddisfazioni, la possibilità di pagare il mutuo e arrivare a fine mese serena, mi sentivo sciocca di pensare di lasciarlo per “provare” a trasformare la mia passione in lavoro.
In Inghilterra ho trovato tutto molto più chiaro e semplice.
Quanto tempo è passato dall’idea alla sua messa in pratica?
I fatti hanno deciso per me a dire la verità: mio marito ha accettato un’offerta di lavoro all’estero ed io mi sono dovuta licenziare. Era questo il passo che non avevo il coraggio di fare da sola, i fatti mi hanno forzata e ho voluto prendere la palla al balzo per “provarci”. Arrivata in Uk ho iniziato ad informarmi da un commercialista e la visione era molto più rosea di quella che mi avevano pitturato in Italia (contributi, partita iva, etc…), ho iniziato subito!
Si occupa di tutto lei o c’è qualcuno che collabora o che svolge particolari mansioni?
Non sono brava a delegare purtroppo, ho la mia visione e mi piace fare tutto da me, un mio difetto. Mia mamma mi aiuta nel processo di spedizione e controllo qualità quando gli ordini arrivano dall’Italia. Per il resto cerco di fare da me anche perché così ho meno costi da sostenere.
Il lavoro più impegnativo e’ riuscire a scattare delle foto accattivanti per i social e lo shop online e riuscire a pubblicizzare in modo non troppo invasivo, oggi i social sono pieni di “compra”, “acquista”, shop now”, bisogna diversificarsi .
Anche le altre attività come tenere la contabilità, scrivere newsletter, aggiornare il sito, rispondere alle varie richieste di personalizzazione e ovviamente cucire richiedono molto tempo ma ormai sono rodata per questo.
Può già fare un bilancio della sua attività? E’ soddisfatta di come sta andando?
Si certo, sono molto soddisfatta, i risultati si hanno eccome, ma il lavoro è tanto, non faccio 6 ore di ufficio come prima!!!!
inoltre qui in Uk la parte che “devi condividere” con lo stato è una piccola fetta e io pago le tasse volentieri per contribuire, non sono salassi ecco.
Ha una clientela tipo? Quali sono i capi o accessori più gettonati?
La cosa che più da soddisfazione è che tanti clienti tornano e ritornano. Questo significa che sono rimasti soddisfatti. Il passaparola è un grande mezzo di comunicazione e io devo ringraziare i miei clienti affezionati.
Solitamente sono donne dai 28 ai 40 anni che vogliono acquistare principalmente per se stesse o per i figli, cercano qualcosa di originale sia per occasioni particolari che per la vita di tutti i giorni. Emmeviloves da la possibilità di personalizzare capi di abbigliamento a proprio gusto, creare set con la stessa stoffa (short e papillon per i bimbi), creare set famiglia per essere tutti coordinati .. questo piace molto soprattutto per le occasioni tipo battesimi o matrimoni, richiede un po’ più’ di tempo ma le clienti aspettano sempre volentieri la realizzazione dei loro capi.
Vera MORETTI