Ci sono mamme che appaiono sempre al meglio, le invidiamo quando nonostante la nebbia delle prime ore del mattino, per accompagnare la prole all’asilo, sfoggiano stiletti da 12 centimetri, tubini che obbligano la camminata di Morticia Addams e soprattutto un sorriso a 32 denti ( su un trucco perfetto) . Sono le mamme perfette, quelle che da una parte hanno il Blackberry e dall’altra la torta ancora fumante preparata poco prima, ma come faranno? Semplice, seguono le regole!
- Ragionano a compartimenti stagni: Pensate che la soluzione sia data da quelle immagini che circolano in rete in cui si vedono mamme attaccate ai laptop che lavorano mentre allattano la creatura al seno? Niente di più sbagliato. La mamma più felice è quella che si concentra su una cosa alla volta. In ufficio è presente ai propri doveri mentre a casa si concede di essere mamma senza distrazioni.
- Anticipano: L’idea è quella di informare i colleghi o i collaboratori dei momenti in cui si sarà off line in modo da poter agire di conseguenza e gestire senza problemi eventuali emergenze
- Non temono di raccontare le cose come stanno: Se c’è in programma una visita dal pediatra non parleranno di corsi di formazione o fantomatiche riunioni, diranno la verità. Onde evitare, se colte in flagrante, di perdere credibilità.
- Beh, non proprio tutto è necessario che venga raccontato: I problemi di coliche della prole, il fatto che l’hanno tenuta sveglia fino alle prime luci dell’alba sono patrimonio della famiglia e tale deve rimanere
- Trovano modi creativi per lavorare: Se non è possibile fermarsi fino a tarda sera in ufficio- e non è possibile quando si hanno figli- nulla vieta di ritagliarsi degli spazi lavorativi in orari e tempi non consoni, ad esempio una campagna social può anche essere programmata a mezzanotte e lanciata alle 8 del mattino…
- Comunicano con le baby sitter: diciamocelo chiaro le baby sitter sono alter ego delle mamme lavoratrici, quindi la relazione tra le due deve essere costante ed efficace, ciò non significa che si devono sentire ogni 10 minuti, sono sufficienti due o tre sms al giorno e un incontro alla settimana. Il flusso di informazioni, però, deve essere puntuale.
- Raccontano ai loro figli del loro lavoro: solo in questo modo i figli non si chiederanno dove va la mamma tutto il giorno, solo in questo modo i figli potranno avere stima della loro madre e ne saranno orgogliosi.
- Non si rammaricano troppo per le “mancate prime”. Il bimbo ha mosso il primo passo senza la sua mamma? Poco importa, quello che importa è la reazione che avrà la mamma quando vedrà il primo passo del suo bambino, quella è la vera prima volta.
- Non si preoccupano troppo e lasciano correre. Ci sono biscotti sbriciolati sul divano? Pazienza, con l’aspirapolvere si possono occultare i segni di una merenda sul divano -Se il divano è in lino bianco il concorso di colpa è evidente- Arrivano alla riunione trimestrale con le dita sporche di pennarello verde? Il capo capirà che per non fare troppo tardi la mamma lavoratrice ha evitato di perdere tempo a smacchiarsi con la trielina. E se non lo dovesse capire, pazienza, se la signora in questione gestisce in maniera appropriata l’appuntamento, le dita verdi non saranno un grosso problema.
Tutto chiaro? Pronte per la corsa ad ostacoli tra biberon, computer e mattoncini Lego?
Silvia GALLI
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