La bella stagione, ormai, diciamolo pure chiaramente, è alle spalle. Ci spiace infinitamente ammetterlo ma è così.
Mentre tiriamo fuori i magioni più pesanti, le tazze più simpatiche per sorseggiare (e fotografare) le nostre tisane corroboranti, ci rendiamo conto che le quattro mura di casa saranno nuovamente il nostro nido per lunghe giornate.
Siamo tutti favorevoli ad abbracciare la tendenza dello stile di vita nordico nota come friluftsliv , che significa trascorrere più tempo possibile all’aria aperta nonostante le condizioni meteorologiche.
Siamo onesti però, l’inverno è lungo, freddo e di sole ne prenderemo decisamente meno che d’estate.
Serve la vitamina D: stiamo praticando il distanziamento sociale, stiamo al chiuso per parecchie ore, dobbiamo correre ai ripari come possiamo.
“Contribuisce a un sistema immunitario sano ed è importante trovare modi per sostenere la tua immunità durante questo periodo”. spiegano gli esperti di settore.
Sappiamo che è una vitamina liposolubile necessaria per mantenere le ossa sane, la sua funzione principale è quella di assorbire calcio e fosforo durante la digestione.
Mentre si pensa che la luce solare sia la maggiore fonte di vitamina D attiva, la dieta non è da tralasciare, anzi! Specialmente quando il tempo che si trascorre al chiuso è ai massimi storici, occhio agli alimenti.
Gli esperti raccomandano di assumere circa 600 UI di vitamina D nella nostra dieta.
Sono cinque i cibi che ne contengono la maggior quantità sono:
Pesce grasso tra cui soprattutto salmone, tonno e sardine.
Funghi, porcini e gallinacei, sia crudi che cotti.
Tuorli d’uovo e formaggio forniscono entrambi quantità significative di vitamina D.
Alimenti fortificati alla vitamina D: yogurt, cereali….
In ultima analisi ci sono le fiale che si trovano in farmacia e che sono da assumere come medicinali, ma prima di arrivare a queste soluzioni è decisamente meglio occuparsi di una dieta sana e arricchita.
Silvia GALLI