In quesi ultimi mesi siamo stati mesi a durissima prova. Non soltanto dalla velocissima diffusione del Covid 19 che ci ha trovati totalmente impreparati e impauriti, ma anche dal proliferare di fake news che in un clima di incertezza e paura hanno trovato terreno fertilissimo dove attecchire e svilupparsi. E la diffusione di queste fake news a cui i social network hanno fatto da cassa di risonanza ha contribuito ad amplificare questo sensazione di confusione e dubbi.
Fake news, una piaga degli ultimi anni
Ma se è vero che il diffondersi di fake news – in italiano notizie false o bufale come vengono chiamate in gergo giornalistico, è stato – e continua ad essere, inarrestabile in questi mesi di lockdown, la piaga delle notizie false è un trend che purtroppo ha caratterizzato questi ultimi anni. Ogni giorno notizie imprecise e inesatte – come quelle circolate con il diffondersi dell’epidemia del Coronavirus – vengono condivise sui social network o alimentano messaggi a catena sulle chat di Whatsapp.
Wiko, brand franco-cinese di telefonia, ha voluto indagare questo fenomeno, propriamente detto infodemia, ossia la circolazione di troppe informazioni di dubbia affidabilità, approfondendo l’argomento grazie alla collaborazione di Facta News. Si tratta di un progetto tutto italiano ideato da Pagella Politica che si occupa di bufale e disinformazione, nato nell’aprile 2020 con l’obiettivo di segnalare ai lettori quali notizie, tra quelle che circolano sui media o sui social network, sono false, decontestualizzate o imprecise.
Ma com’è possibile proteggersi dalle fake news e imparare a orientarsi in un mare magnum di informazioni che molto spesso passano proprio attraverso il nostro smartphone? Wiko, in quanto azienda produttrice di smartphone acquistati da un target ampio ed eterogeneo, dai teenager fino agli over 60 che per la prima volta approcciano uno smartphone, si è posta queste domande. Grazie all’intervento di Facta News è stata stilata una pratica guida in cinque passaggi per non diffondere nuove bufale o, più in generale, non essere tratti in inganno da informazioni di dubbia origine.
1. Conta fino a dieci
Il primo trucco da mettere in pratica, prima di condividere dal proprio smartphone una notizia, è quello di contare fino a dieci e chiedersi: “quali emozioni mi suscita il messaggio che ho appena letto?”. Come regola di base, se una notizia suscita rabbia o indigna, se spaventa o intenerisce, c’è il rischio che stia cercando di fare leva sulle emozioni delle persone per essere diffusa, magari proprio con un invito diretto (dunque occhio alle catene!). È bene ricordare che se una cosa è troppo bella per essere vera, è perché nella maggior parte dei casi vera non è.
2. Fake news: chi lo ha detto?
Il secondo passaggio per non cadere vittima di una notizia falsa è quello di chiedersi sempre: “qual è l’origine del contenuto che sto leggendo?”. Se la presunta notizia che abbiamo ricevuto su una chat è un’immagine con del testo, per esempio, senza un link diretto a un quotidiano, vale la pena insospettirsi. Ricorda che sui social puoi sempre controllare con un solo click le informazioni su una pagina o su un profilo che sta pubblicando foto e video condivisi centinaia di volte. Se non ti sembra qualcuno di affidabile (come un esperto riconosciuto o le autorità sanitarie) gira alla larga.
3. Cerca la conferma
Il terzo trucco, prima di condividere una notizia, è quello di cercare online la conferma di quello che stiamo leggendo. Una notizia che sembra importante e che in pochi minuti o ore non è stata ripresa da nessuna fonte di informazione come grandi quotidiani, agenzie di stampa, radio e TV, è molto probabilmente falsa o fuorviante. Spesso, se nessuno sta parlando di quello che stai leggendo, è perché l’informazione non è affidabile (nonostante i ripetuti inviti alla condivisione).
4. Occhio alla coerenza
Il quarto passaggio da tenere a mente quando si legge un articolo o si guarda un video di dubbia origine è domandarsi se “tutto torna”. Spesso un articolo riporta un fatto o un virgolettato nel titolo, per invogliare il lettore a cliccare, ma dopo un’attenta lettura del testo si scopre che la notizia va in realtà fortemente ridimensionata, oppure domande fondamentali restano senza risposta. Un’altra caratteristica delle notizie false e fuorvianti è che sono molte volte confuse e contraddittorie: se qualcosa non torna, è perché sono probabilmente frutto di fantasia.
5. Fake news: nel dubbio, non condividere
Alla fine, è il momento di decidere: se vi sentite sicuri dell’affidabilità della notizia che state leggendo, o della foto o del video che avete davanti agli occhi, potete condividerlo dal vostro smartphone, specificando magari che avete fatto alcune ricerche che confermano il contenuto in questione. Ma se avete anche solo un piccolo dubbio, meglio evitare di condividere. In giro c’è già fin troppa disinformazione.
P.P.