Soprattutto in autunno, quando le foglie diventano di mille colori e riempiono le strade e i parchi come un tappeto ci capita di sorprenderci della loro bellezza. Gli alberi sono lì, imperterriti, con il vento, la pioggia, se siamo di cattivo umore o siamo allegri, loro sono sempre lì, rassicuranti e impavidi. A coprirci quando piove e a darci un po’ di ombra quando invece fa troppo caldo, non chiedendoci null ain cambio. In città, in campagna, in montagna gli alberi sopravvivono dappertutto, se non a causa dell’uomo che molto spesso abusa della loro infinita generosità.
Proprio oggi 21 novembre si celebra la giornata dell’albero, una bella occasione per soffermarci a pensare a questi grandi amici verdi e marroni. C’è chi li abbraccia per catturale la loro energia c’è chi invece incide le proprie iniziali per ricordare un grande amore, c’è chi ama fotografarli per ammirare la loro maestosità ed i loro colori.
Quest’anno la celebrazione è in onore di Wangari Maathai, una grande ambientalista keniota, Nobel per la Pace, scomparsa a settembre scorso. Soprannominata “mama miti”, la madre degli alberi, è stata la fondatrice del Green Belt Movement, un’associazione impegnata nella difesa dell’ambiente e della qualità della vita delle comunità locali che è ruscita nel corso della vita a piantare in Kenia oltre 45 milioni di alberi.
“Wangari Maathai è stata anche tra le prime persone a collegare la lotta contro i cambiamenti climatici a quella contro la povertà e l’emarginazione di vaste aree del continente africano – commenta il direttore generale di Legambiente Rossella Muroni -. Per questo vogliamo dedicare a lei questa Festa dell’Albero, un’occasione per far riflettere grandi e piccini sull’importanza di alberi e boschi nel mantenimento degli equilibri ambientali e stimolare la partecipazione di ognuno alla tutela di questi beni comuni. Gli alberi svolgono una funzione determinante nella riduzione dell’inquinamento e nel combattere l’effetto serra, oltre a limitare il rischio di alluvioni e smottamenti”.
Sempre secondo Legambiente ogni anno in Europa vengono inghiottiti dal cemento 1000 chilometri quadrati di suolo nell’assenza totale di norme condivise che lo difendano. Per questo oltre 300 associazioni in tutta Europa, insieme ai cittadini, si sono mobilitati per chiedere all’UE norme specifiche per tutelare il suolo, bene essenziale alla vita, come l’acqua e l’aria. (Maggiori info: legambiente.it).
Cosa possiamo fare noi nel nostro piccolo? Oltre a sostenere le campagne in difesa della natura e dell’ambiente dobbiamo insegnare ai più piccoli ade ssere grati e riconoscenti alla natura, un piccolo passo che è invece la chiave del cambiamento.
MaZ
Photocredit: legambiente.it