Da piccole leggevate i fumetti e avete voglia di tornare a perdervi tra le tavole colorate, i ballon e le didascalie? Fate bene, leggere i comics, non solo i libri tradizionali, è una piacevole abitudine che anche da adulti va coltivata, il linguaggio che mixa parole e immagini infatti riempie l’immaginazione con visioni stimolanti e piene di ispirazioni.
Abbiamo selezionato tre piccoli tesori da scoprire subito!
Esce oggi, a 20 anni dalla prima edizione, Paradise Kiss, il volume edito da Panini Comics che raccoglie le vicende narrate da Ai Yazawa, autrice del cult manga Nana. La protagonista è Yukari, una ragazza che frequenta l’Università e che grazie al suo fisico slanciato e al suo portamento elegante viene distratta da dei colleghi modaioli. Yukari diventa una modella per l’atelier ‘Paradise Kiss’ e si ritrova in situazioni che non avrebbe mai immaginato.
Mainstream perché stiamo parlando di un personaggio Marvel, Tempesta, il cui vero nome è Ororo Munroe è un’eroina mutante, comparsa per la prima volta su Giant-Size X-Men nel 1975 è stato creato da Len Wein e Dave Cockrum. Tempesta può controllare il clima quindi per gli abitanti del suo villaggio è una dea del tempo da venerare e ammirare. Il persognaggio è molto forte e potente e tiene testa a colleghi uomini come per esempio Thor, il dio del tuono. Ororo è importante per la storia del fumetto al femminile perchè è anche una delle prime protagoniste nere del mondo Marvel e compare anche nella saga cinematografica degli X-Men interpretata da Halle Berry.
Torniamo ai nostri giorni con un fumetto firmato da Cristina Portolano, classe 1986. Una fumettista e illustratrice (che ha collaborato anche al best seller Storie della buonanotte per bambine ribelli edito da Mondadori) con Non so chi sei edito da Rizzoli Lizard, affronta il tema della scoperta sessuale femminile. La protagonista è una ragazza di 30 anni che dopo una lunga relazione finita si ritrova a frequentare le Sex App in un percorso di scoperta della propria identità anche attraverso il sesso. Una storia molto attuale, che conqista alle prime pagine e che finalmente rende onore al corpo femminile che non viene mai considerato un oggetto ma anzi uno strumento di piacere.
Martina ZANGHI’