Ma partiamo dall’inizio: a Venezia, nel Palazzo Ducale, sono stati esposti, da settembre fino a ieri, alcuni preziosi gioielli nella mostra “Tesori dei Moghul e dei Maharaja“, in mostra c’erano gemme, pietre preziose, gioielli che hanno fatto la storia, ma anche creazioni più moderne, capolavori dell’arte orafa che passano da Gengis Khan fino a Tamerlano e arrivano ai giorni nostri. In altre parole, dei capolavori.
Ieri mattina sono spariti alcuni pezzi appartenenti alla collezione dello sceicco Al Thani per un valore doganale dichiarato di 30 mila euro anche se, è chiaro a tutti che il valore reale – ed affettivo- potrebbe essere decisamente maggiore. Le circostanze? Piuttosto misteriose, degne di Arsenio Lupin appunto.
I gioielli: un paio di orecchini e una spilla, sono spariti da una teca e l’allarme è scattato intorno alle 10. A mettere a segno il colpo dovrebbero essere stati due ladri che si sono abilmente confusi tra la folla dei giorni di festa, un dato che ovviamente emerge dalle prime analisi delle videocamere di sicurezza. Mentre le immagini dei gioielli trafugati sono state inviate a Londra per identificazione e stima corretta del valore.
Questo è un duro colpo per il collezionista Al Thani che otto anni fa ha iniziato a mettere insieme in maniera spasmodica, quasi compulsiva, gioielli e monili dal valore inestimabile.
Una passione che è nata nel 2009, quando visitò la mostra Maharajas al Victoria and Albert Museum di Londra e rimase colpito da una daga di giada.
Il punto di forza del collezionista, di cui la regina Elisabetta non esita a dire che viva in modo decisamente più sfarzoso del suo? Saper distinguere in maniera netta l’eleganza dalla volgarità.
E ora speriamo che il maltolto torni nelle accoglienti mani del proprietario.
Silvia GALLI
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