Da piccoli ci hanno insegnato a dire grazie per ogni gesto gentile, per una caramella ricevuta in dono, per un bicchiere d’acqua, per un regalo. Poi con il tempo, fagocitati da un mondo in cui l’arroganza sembra essere diventata un valore, in cui la gentilezza viene vista come segno di debolezza, in cui quello che non abbiamo sembra essere più importante di quello che abbiamo, in cui siamo chiamati ad una sfida costante contro gli altri e contro noi stessi, sembra che il concetto di gratitudine stia scomparendo. Ecco perché si è resa quasi necessaria l’istituzione della Giornata mondiale della gratitudine.
Giornata mondiale della gratitudine
Istituita per la prima volta nel 1965 alle Hawaii, durante un incontro internazionale delle Nazioni Unite ospitato dal gruppo spirituale “Meditation Group of the United Nations”, la Giornata mondiale della gratitudine vuole ricordarci l’importanza della riconoscenza. Per questo ogni anno, il 21 settembre la celebriamo. Perché ci aiuta a sulla bellezza delle cose che abbiamo nella nostra vita: persone, esperienze e, sì, anche cose materiali come una casa in cui tornare, che rendono la nostra vita bella e significativa. Questa giornata vuole anche essere un invita a rallentare, a pensare e a riflettere su quanto di bello e buono abbiamo ricevuto e a condividere la gioia con gli altri.
Favorisce la pace, la comprensione e la cooperazione tra i popoli
Ma non solo. La Giornata mondiale della gratitudine, ragionando più in grande, vuole sottolineare come la gratitudine possa favorire la pace, la comprensione e la cooperazione tra i popoli, indipendentemente dalla cultura o religione. Ci invita a riflettere sul potenziale positivo di questo sentimento. Su come possa migliorare non solo le relazioni interpersonali, ma anche la crescita individuale e il benessere psicologico e anche fisico. La gratitudine ci aiuta non solo a riconoscere l’importanza di quello che abbiamo nelle nostre vite, ma anche a connetterci con gli altri. Insomma, gratitudine non significa soltanto dire grazie. Ma anche, e forse soprattutto, ci aiuta a vedere il mondo con occhi diversi e ad affrontare le difficoltà quotidiane con un atteggiamento certamente più positivo.
Giornata Mondiale della gratitudine: motivi per cui essere grati alla vita
Per celebrare la Giornata Mondiale della gratitudine abbiamo pensato di stilare una lista di motivi per cui essere grati alla vita:
– La salute. Sembra banale e invece no. È il primo motivo per cui dobbiamo essere grati ogni giorno.
– La famiglia. Avere una famiglia – non necessariamente fatta da legami di sangue – che ci sostiene, ci appoggia ed è felice con noi e per noi, è una benedizione.
– Cibo sulla tavola. Ci sono dei Paesi nel mondo in cui il cibo è un miraggio, così come l’acqua, dobbiamo essere grati di avere la possibilità di nutrirci ogni giorno in maniera sana.
– Casa. Avere una casa in cui tornare e sentirci al sicuro, un tetto sulla testa che ci protegge quando abbiamo caldo e quando abbiamo freddo, non è un privilegio scontato per tutti.
– Acqua. Da bere, con cui lavarsi. L’acqua è un bene prezioso e in alcuni Paesi raro.
– Avere un’istruzione. Sapere leggere e scrivere, conoscere e imparare è la più grande forma di libertà.
– Libertà. Vivere in un paese democratico, dove abbiamo possibilità di scegliere e di praticare il libero arbitrio è un privilegio che molti hanno donato a noi in cambio della loro stessa vita.
– Musica da ascoltare e libri da leggere. Sia la musica che la letteratura sono un conforto, uno strumento per affinare la sensibilità e la mente.
Pinella PETRONIO
Foto diGabrielle Hendersonsu Unsplash