Il cocktail dell’estate? Dirty Shirley

In breve, è uno Shirley Temple da sballo. Altrettanto sfacciatamente sdolcinato come il suo omonimo, la bevanda consiste in ginger ale o soda al limone e lime, granatina e un bicchierino di vodka . (Le ciliegie al maraschino non sono tecnicamente essenziali per il cocktail, ma non possiamo immaginare perché ometterle.)

Il NYT ha attribuito la popolarità di Dirty Shirley a una miriade di cose: millennial che riportano il fascino della periferia nella metropoli dopo essersi rifugiati a casa dei genitori durante la pandemia; gli anni che tornano di moda; trovare conforto nella nostalgia mentre il mondo si sgretola intorno a noi e, il nostro preferito, un rinnovato amore post-ironico per le catene di ristoranti, come Olive Garden, che sono pietre miliari di molte piccole città americane. Questo è quello che sostiene Derek Brown, autore di molti libri sul tema.

Osserva anche che i social media e la popolarità virale di un drink lo rendono una scelta probabile per i baristi indecisi.

Partiamo dallo Shirley Temple

Prende il nome dall’attrice bambina degli anni ’30, lo Shirley Temple era originariamente un mix di ginger ale e granatina coronato da una ciliegia al maraschino e uno spicchio di limone. La leggenda narra che la Temple stesse cenando da Chasen’s, un ristorante ormai defunto di West Hollywood frequentato dalle celebrità dell’epoca, e volesse un drink speciale da poter gustare. Col tempo, i ristoranti li hanno offerti ai bambini. È diventata un’alternativa affascinante alla cola standard, offrendo a molti giovani un assaggio di celebrità. Da allora abbiamo abbandonato lo spicchio di limone, spesso a favore della soda al limone e lime, che rende lo Shirley più dolce della ginger ale.

Lo Shirley Temple è sopravvissuto come un amato mocktail per quasi un secolo grazie a tre vantaggi: è facile da preparare, ha un nome accattivante e gli ingredienti sono prontamente disponibili dietro un bar. Non c’è dubbio inoltre che gli alcolici analcolici abbiano avuto un bel momento, a valanga dall’estate 2021.

E allora: come si fa uno Shirley Temple (dirty)?