Per mantenere la dignità della regina il testamento del marito, il Principe Filippo di Edimburgo, rimarrà segreto per i prossimi 90 anni. Ma che ci sarà mai scritto di tanto bollente ida tenerlo segreto?
Quando hai vissuto per quasi un secolo, soprattutto in una delle famiglie più blasonate ( e ricche) al mondo acquisisci una discreta collezione di beni. Eppure non sapremo mai cosa aveva il principe Filippo tra i suoi preziosi averi quando è morto all’età di 99 anni poiché il contenuto del suo testamento è sigillato e segreto fino al 2111.
Il giudice Sir Andrew McFarlane, presidente della Divisione Famiglia dell’Alta Corte, ha dichiarato: “Ho ritenuto che, a causa della posizione del sovrano, sia sensato tenerlo riservato.”
Sir Andrew ha anche sottolineato di non aver visto il contenuto del testamento e di non conoscerne il contenuto. Le due udienze preliminari, infatti sono state condotte a porte chiuse.
È consuetudine che i membri della famiglia chiedano che i testamenti reali rimangano sigillati dal 1910, quando la regina Mary lo chiese per il testamento di suo fratello.
Secondo Michael L Nash, Francis era un donnaiolo che aveva lasciato alcuni dei preziosi smeraldi di Mary alla sua amante, la contessa di Kilmorey. La famiglia reale temendo uno scandalo, aveva chiesto il silenzio. Al contrario, i testamenti dei reali fino a Edoardo VII compreso erano disponibili per l’ispezione pubblica.
Il testamento di Francis ora si trova in una cassaforte custodita da Sir Andrew, insieme ai testamenti di oltre 30 altri membri della famiglia reale, tra cui la regina madre e la principessa Margaret.
Manca, quello di Diana, principessa del Galles, pubblicato dopo la sua morte nel 1997. Un testamento senza sorprese che ha rivelato che la maggior parte dei beni della principessa erano- ovviamente – stati destinati ai figli.
Nella nuova sentenza di Sir Andrew, questi testamenti reali verranno aperti dopo 90 anni, anziché rimanere sigillati a tempo indeterminato. Saranno aperti ed esaminati dall’avvocato privato del monarca, dal procuratore generale e dal custode degli Archivi Reali, oltre a eventuali rappresentanti del defunto.
L’avvocato della regina aveva sostenuto che i testamenti rimanessero sigillati per 125 anni, ma Sir Andrew ha postulato che 90 anni erano “proporzionati e sufficienti”.