E’ possibile comandare il cuore ed impedirgli di innamorarsi?
Miles ne è convinto, tanto da aver trascorso sei anni della sua vita senza alcun coinvolgimento, né mentale né fisico, con nessuna ragazza.
Ma, quando si era ormai rassegnato ad una esistenza priva di amore, lottando strenuamente per non venire meno alla sua decisione, che non prevede una vita di coppia né progetti sentimentali di alcun tipo, incontra Tate, la sorella del suo vicino di casa, nonché suo collega.
L’incastro (im)perfetto, l’ultimo libro di Colleen Hoover edito da Leggereditore, inizia con l’incontro tra i due, quando la ragazza si trasferisce nell’appartamento del fratello e trova Miles ubriaco davanti alla porta di casa.
Tate inizialmente prova disprezzo e disapprovazione per un ragazzo capace di ridursi così e, per di più, farsi trovare in condizioni pietose nel corridoio del palazzo in cui vive, ma bastano pochi minuti insieme a lui, che dorme, piange, delira inconsciamente, per trasformare il ribrezzo in attrazione e la rabbia in amore.
Ma sarà d’accordo Miles? Riuscirà a mostrare a Tate ciò che lei ha solo intravisto?
Quella che inizialmente sembra una storia di sesso come tante altre, si dimostra presto ben più complicata, e resa quasi impenetrabile da un passato oscuro e drammatico che Miles non vuole dimenticare, ma nemmeno condividere, tantomeno con Tate.
I pensieri dei due protagonisti vengono scanditi dai loro incontri amorosi, ma, mentre attraverso la narrazione di Tate apprendiamo gli eventi del presente, con Miles capiamo cosa si cela dentro il suo cuore, tenuto in una ghiacciaia da ben sei anni.
Le parole sono molto importanti, in questo romanzo, perché ci avvicinano al carattere dei due personaggi e ce li fanno apprezzare per il loro struggimento, per la loro profondità e per la perseveranza, anche se non vanno nella stessa direzione.
Se, infatti, Tate vive di speranza, cercando di cogliere il minimo segnale di amore negli atteggiamenti di Miles, per poi essere spesso bruscamente smentita, Miles, dal canto suo, sembra non capitolare mai, determinato a punirsi per sempre, come se non meritasse una seconda opportunità.
Vale la pena di accettare tutto dell’amore? Il bello ma anche il brutto, anche quando il brutto è quanto di più impossibile e triste da immaginare? Tornerà Miles a valore grazie all’amore bello e leggero?
La vita è imprevedibile, spesso mai semplice, ma davvero è meglio non viverla e vederla passare tra le quinte, senza salire sul palcoscenico? Forse no, soprattutto quando arriva la persona giusta per il riscatto.
Vera MORETTI