Durante la conversazione sono due le parole che Paola Iezzi ripete più spesso: immagine ed innovazione. Insieme alla sorella Chiara è stata un fenomeno musicale sui generis: reginette dei tormentoni estivi, ma snobbate dai critici, sono state le prime cantanti pop italiane a scommettere sull’immagine.
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30 Ottobre 2013 di Redazione
E’ la brutta copia di Carmelita D’Urso, non ha nemmeno un viso inconfondibile. Poi è banale su tutta la linea, un bluff musicale. Una che come tante altre, cerca di sbarcare il lunario. Il suo nome non c’entra niente con il talento, ma con l’opportunismo.
Mi faccio da tempo una domanda, specie da quando sembra che la Iezzi sia da qualche anno in permanente fase di allattamento: tutte le protesi mammarie e non solo, fra 60 anni, come saranno differenziate e smaltite? E come reagirà l’ecosistema?