di Fabio CASATI
Bellezza, talento, eccessi e adesso… leggenda. Jennifer Capriati, l’ex enfant prodige del tennis in gonnella, verrà introdotta il prossimo 14 luglio nella Hall of Fame, nella cerimonia che si svolgerà a Newport. Una carriera iniziata prestissimo, più volte interrotta per la burrascose vicende extrasportive. Una vita che spesso l’ha messa a dura prova, ma al tempo stesso una carriera sportiva che, nonostante tutto, non le ha risparmiato le grandi soddisfazioni, come i tre Slam vinti e il raggiungimento del numero uno al mondo.
Nata a New York il 29 marzo 1976 da padre italiano e mamma statunitense, Jennifer diventa una professionista a neanche 14 anni, arrivando subito in finale al torneo di Boca Raton per poi vincere il suo primo torneo nel circuito WTA, in Porto Rico. Mai nessuna ci era riuscita così giovane. In un anno riesce ad arrivare in semifinale al Roland Garros, a Wimbledon, agli Us Open e a entrare nella Top 10, diventando anche in questo caso la più giovane di sempre a raggiungere un simile traguardo. Nel 1992 conquista, a 16 anni, la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Barcellona superando in finale nientemeno che Staffi Graf. La strada sembra tutta in discesa per lei, ma assieme ai primi successi ecco arrivare puntualmente i primi guai.
Dai litigi col padre alle prime dipendenze dalla droga, la statunitense non riesce più a brillare in campo come prima e resta 15 mesi senza giocare, a cavallo tra il 1995 e il 1996. Dal momento del suo ritorno in campo, ci mette tre anni buoni per tornare competitiva ad alti livelli. I successi di Strasburgo e Quebec City le danno la spinta decisiva per riprendersi un posto nell’élite del tennis mondiale. Il 2001 è il suo anno migliore, in cui vince due titoli dello Slam (Australian Open e Ronald Garros) e sale al numero 1 del ranking WTA. Inizia alla grande anche l’anno successivo, bissando il successo in Australia, ma poi inizia un nuovo lento declino per via dei vari infortuni uniti che si aggiungono ai problemi personali..
Nel 2003 fa in tempo a vincere il 14° e ultimo titolo in singolare, a New Haven, per poi ritirarsi definitivamente nel 2004, a soli 28 anni. Il tennis è stato da sempre la sua passione e le ha lasciato un vuoto incolmabile. La sua vita fuori dai campi da tennis infatti non è mai stata semplice, più volte è andata incontro alla depressione come lei stessa ha dichiarato in un’intervista rilasciata nel 2007, in cui ha affermato di aver pensato anche al suicidio. Un paio di anni fa ha fatto stare in apprensione i suoi numerosi fan, sempre vicini e sempre pronti a sostenerla nei tanti momenti difficili, per il ricovero in ospedale in seguito a un’overdose il 27 giugno 2010.
Fortunatamente la Capriati è riuscita a riprendersi – anche – da quel brutto incidente e ora è pronta a godersi, a 36 anni, il suo momento di gloria.