Uno degli spogliarelli più celebri della storia del cinema l’ha consacrata nell’olimpo degli attori hollywoodiani, ancor prima dell’Oscar nel noir L.A. Confidential di Curtis Hanson nel 1997. Lo strip di Kim Basinger in 9 settimane e ½ per Mickey Rourke è entrato prepotentemente nell’immaginario collettivo, legittimandola come vero sex symbol degli anni ’80. Ieri l’intrigante gallerista d’arte Elizabeth McGraw della pellicola di Adrian Lyne ha festeggiato 60 anni da vera icona sexy del cinema.
Dall’esordio in Paese selvaggio di David Greene nel lontano 1981, Kim ha saputo imporsi con le sue personalissime armi come una delle attrici più ricercate del panorama mondiale, passando per le apparizioni nuda su Playboy e i matrimoni con Ron Snyder prima e Alec Baldwin poi.
Dopo lo strip indimenticabile sulle note di You can leave your hat on di Joe Cocker, per la quale verrà ricordata dalle prossime generazioni, l’attrice della Contea di Clarke ha recitato anche in Prêt-à-Porter di Robert Altman e Sognando l’Africa al fianco di Vincent Pérez, senza mai ripetere però il successo delle pellicole di Hanson e Lyne.
L’ultima apparizione di Kim Basinger risale a qualche mese fa ne Il grande match, condivisa con monumenti del calibro di Robert De Niro e Sylvester Stallone. Quando uno spogliarello cambia la vita…