Se da una parte sta cominciando la stagione dei matrimoni, che ancora raggiungono il clou in primavera/ estate, dall’altra sembra che tra aprile e metà maggio fiocchino anche le separazioni, tanto che, in questo periodo nel 2016 sono state il 20% in più rispetto all’anno precedente.
A dirsi addio sono soprattutto coloro che hanno un’età compresa tra 40 e 44 anni se si tratta di lei, e tra 45 e 49 di lui, per una durata media del matrimonio di 17 anni, un dato che sembra destinato a scendere paurosamente, considerando che la percentuale delle coppie che si lasciano è salita al 23,5%.
Ma, se questi sono numeri che già sospettavamo, pare che, in una coppia, ci siano indizi facili da decifrare per capire se c’è pericolo di separazione, e che essi nascano addirittura prima del matrimonio. Quindi, mai sottovalutare i campanelli d’allarme che, alla fine, si rivelano per nulla innocui.
Vogliamo scoprirli insieme? Ecco quelli più evidenti, che però, in fase di innamoramento, sono difficili da decifrare, forse perché manca la lucidità per coglierli al volo.
Nonostante, ad esempio, possa sembrare normale dare consigli al partner con l’intenzione di migliorargli la vita, questo tipo di atteggiamento rischia di rivelarsi controproducente, a cominciare dalle gerarchie che andrebbero a crearsi nella coppia. Se, infatti, uno dei due tende a “mostrare la giusta via”, è sottinteso che l’altro sta sbagliando, e questo, alla lunga, andrebbe ad esasperare un equilibrio delicato.
Stessa cosa accade se è uno dei due a decidere per entrambi. Se inizialmente questo atteggiamento potrebbe essere visto come protettivo e premuroso, alla lunga può stancare, e anche in questo caso sminuire l’altro. E ovviamente non va bene.
Quando la coppia ha figli, poi, gli equilibri sono ancora più labili, in particolar modo se i principi educativi sono radicalmente diversi. Se uno è troppo morbido e l’altro troppo severo, infatti, occorre necessariamente giungere ad un compromesso, e non accendere litigi, che confondono i bambini ma che segnano profonde crepe le rapporto di coppia.
Ma, si sa, anche nel Terzo Millennio il pericolo suocera è sempre presente e, quando si mette in mezzo lei, sono guai! Di chi è la colpa? Di mamma che non si fa gli affari suoi o del figlio/figlia che non riescono a dirle di no? Facciamo un 50/50? In ogni caso, se si vuole far durare un rapporto, occorre dare un taglio netto a quel maledetto cordone ombelicale.
Insomma, i problemi gira e rigira sono sempre gli stessi, identici, o quasi, a quelli che assillavano la generazione dei nostri genitori. Ma possibile che non facciamo tesoro degli errori del passato? Eppure basterebbe poco, o almeno un po’ di lungimiranza!
Vera MORETTI